La Svizzera scatena una “tempesta finanziaria”: Zurigo “sgancia” il Franco dall’Euro, mercato impazzito e banche nel caos [FOTO]

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E’ una vera tempesta finanziaria quella provocata dalla Banca centrale svizzera con la decisione di sganciare il franco dalla soglia minima di 1,20 per un euro. Una mossa giunta totalmente a sorpresa che ha messo le ali, soprattutto nell’immediato, alla valuta elvetica, apprezzatasi fino a 0,8544 verso l’euro per poi stabilizzarsi attorno a 1,04. Nel frattempo la Borsa di Zurigo virava rapidamente al ribasso, arrivando ad accusare una flessione superiore al 12%. Nel pomeriggio l’indice Smi era in calo del 9,80% e il listino delle blue chip zurighesi registrava flessioni inaudite per la tradizionalmente placida piazza elvetica. Le perdite maggiori sono a carico dei titoli del lusso, come Richemont (Cartier, Van Cleef) che cede quasi il 17% e Swatch (Longines, Tissot) che lascia sul terreno il 16,8%. L’apprezzamento del franco rende infatti i loro prodotti piu’ cari del 20-30% per i compratori esteri. Ma le flessioni sono evidenti anche per gli altri big, industriali o finanziari: Abb cede oltre il 10%, Cs Group quasi l’11%, Nestle’ l’8%, Novartis oltre l’11%. “La Bns ha ‘choccato’ gli investitori. La reazione immediata e’ stata esplosiva”, commenta Connor Campbell, analista della Spreadex. Per Andreas Ruhlman, quello della Bns e’ un “drastico” cambiamento di rotta, che il mercato non aveva assolutamente anticipato. Dopo l’annuncio della Bns e le sue ricadute sui cambi, secondo quanto rimbalza dalla Confederazione molti cittadini elvetici si sono precipitati a cambiare franchi con euro che serviranno per fare acquisti in Italia o Francia, con uno ‘sconto’ ulteriore in questi tempi di saldi. Grandi vincitori indiretti della decisione della Bns sono anche i frontalieri italiani, francesi e tedeschi che percepiscono lo stipendio in franchi ma lo spendono in euro e vedono quindi lievitare il loro reddito mensile. E’ panico invece nei Paesi dell’Europa dell’Est per le tante famiglie che all’inizio degli anni 2000 hanno contratto mutui per la casa in franchi svizzeri quando era molto vantaggioso e vedono ora aumentare il peso del loro debito. In Croazia, dove la Kuna ha perso il 17% verso il franco, la situazione riguarderebbe circa 60.000 mutui, con ripercussioni su 300mila persone. Un’associazione vuole rivolgersi al Ministro delle Finanze perche’ trovi una soluzione. In Polonia ad essere colpite sarebbero 700mila famiglie, dopo che lo Zloty e’ arretrato del 20% contro il franco.

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