Vibo Valentia, il medico non trova parcheggio e la paziente muore: Dalila Nesci interroga i politici

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La deputata chiede attenzione per i casi di mala sanità che esistono in Calabria

ospedale-viboDopo la morte di Santina Cortese il 7 gennaio scorso si sono alzate una serie di polemiche, soprattutto per il  «comportamento del medico di famiglia, che, chiamato il 7 gennaio, non avrebbe mai visitato la signora Cortese, non avendo trovato parcheggio sotto casa».  Il caso fa indignare in particolar modo, oltre tutti i parenti della deceduta, anche la deputata del Movimento Cinque Stelle, Dalila Nesci, che dichiara che il decesso «potrebbe essere stato determinato dalla negligenza dei sanitari di volta in volta interessati» e quindi ci potrebbe essere stata da parte di tutti i sanitari una violazione del «codice di deontologia medica, specie dell’articolo 8, che impone al medico di prestare soccorso o cure d’urgenza e di tempestivamente attivarsi per assicurare assistenza».

Per questo motivo, la deputata ha presentato un’interrogazione al presidente del Consiglio e ai ministri della Salute e dell’Economia dove ha chiesto dapprima al ministro della saluta se «non ritenga di dover investire immediatamente, in relazione al caso di specie, l’Ordine dei medici di appartenenza» e poi interrogando il ministro dell’economia e il presidente del Consiglio se «non ritengano, nell’ambito delle proprie competenze, di verificare lo stato effettivo dei livelli essenziali di assistenza nel territorio di Vibo Valentia, anche alla luce della mancanza del commissario per l’attuazione del piano di rientro dal debito sanitario della regione Calabria».Sulla morte di Santina Cortese, c’è un’inchiesta interna aperta dai vertici dell’Asp di Vibo. Speriamo che i nostri politici diano delle risposte il più presto possibile al caso della signora Cortese, ma anche, più ampiamente che diano delle risposte ad un problema dilagante in Calabria com’è quello della mala sanità.

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