In mattina, nell’ufficio dell’Assessore ai servizi sociali, dott. Giuseppe Saija, sono stati ricevuti i familiari degli utenti, che protestano per il ritardo nella riapertura dell’importante struttura. “La chiusura ha determinato la brusca interruzione delle attività di recupero e ludico ricreative dei nostri figli – dichiara una mamma. Da mesi questi ragazzi sono chiusi nelle loro abitazioni, senza potere svolgere una attività per loro indispensabile e fondamentale. Ci auguriamo che al più presto la situazione possa definitivamente sbloccarsi. In questo momento ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni“
Le motivazioni che stanno alla base di questo disservizio sono state fornite dall’Assessore Saija, che ha promesso massimo impegno al fine di sbloccare la situazione. “Barcellona Pozzo di Gotto, Comune capofila del distretto sanitario N.28 – dichiara Saija – ha già pronta la propria documentazione da inviare a Palermo, ma aspetta ancora di ricevere incartamenti da altri Comuni interessati dal Piano di Zona (che ricordiamo sono Basicò, Castroreale, Falcone, Fondachelli, Furnari, Mazzarrà S.A., Merì, Montalbano Elicona, Novara di Sicilia, Rodì Milici, Terme Vigliatore e Tripi ndr). Quasi tutti i Comuni hanno già provveduto a farci avere i documenti. Allo stato attuale ne mancano ancora tre, ma oggi stesso chiamerò i sindaci di questi Comuni e li solleciterò a farci avere tutti i documenti nel più breve tempo possibile. Appena avremo l’incartamento di tutti i Comuni, sarà nostro compito inviarli a Palermo, con la speranza che vengano approvati. Ricevuto l’ok dalla Regione, provvederemo a bandire la gara. Spero e mi auguro che entro qualche mese la situazione possa sbloccarsi definitivamente. Questo è il mio personale impegno”.