Emergenza Libia, Alfano al summit di Tashington: “Italia pronta a fare la propria parte”

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Siamo convinti che la comunità internazionale debba mettere al top della propria agenda la questione libica. L`Italia è pronta a fare la sua parte in un`azione guidata dalle Nazioni Unite“. Ne è convinto il ministro dell`Interno, Angelino Alfano. Ieri da Washington DC, dove ha partecipato a un summit al dipartimento americano di Stato sul contrasto all’estremismo violento, il titolare del Viminale ha usato una metafora per spiegare i rischi associati alla situazione in Libia: “Quello è un fuoco acceso e prima che l`incendio divampi e sia contagioso occorre che la comunità internazionale intervenga“. Parlando di una “forte azione diplomatica” a guida Onu, Alfano non si è spinto oltre su come l`Italia potrebbe partecipare a una iniziativa del Palazzo di vetro ma ha ribadito che ogni decisione deve essere tempestiva. Il Consiglio di Sicurezza dell`Onu si è riunito ieri sul problema e oggi se ne discuterà nella sessione finale del summit americano. “Siamo pronti a fare la nostra parte ma ogni decisione è del tutto prematura e del tutto fuori luogo“, ha spiegato Alfano. “La soluzione diplomatica rimane quella prioritaria, chiediamo più velocità a coloro che sono in campo. Non ci muoveremo mai fuori dal quadro delle Nazioni Unite“, ha aggiunto il ministro, che ha anche avuto un breve incontro con il segretario generale dell`Onu Ban Ki-moon a margine del vertice.

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