Emergenza Libia, il ministro Gentiloni: “combattere il terrorismo non significa fare crociate”

StrettoWeb
LaPresse/Fabio Cimaglia

Il fatto che l’Italia sia in prima fila nella lotta internazionale contro il terrorismo non significa lanciare nuove crociate. Lo ha detto oggi in parlamento il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale, Paolo Gentiloni, durante un’informativa urgente del governo sui recenti sviluppi della situazione in Libia. “Di fronte alle minacce del terrorismo, la nostra forza e’ la nostra unita’. Dire che siamo in prima fila contro il terrorismo non e’ un annuncio di avventure e tanto meno di crociate. E’ quello che stiamo facendo nella coalizione militare anti-Daesh (Stato islamico) in Siria e Iraq; e’ il modo in cui un paese democratico deve rispondere alla barbarie e lo fa in amicizia con la stragrande maggioranza della comunita’ islamica che rinuncia a vedere sequestrata la propria fede”, ha spiegato il titolare della Farnesina.

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