Ferrovie siciliane, da Palermo a Roma: come ridurre i tempi del viaggio a costo zero

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Pilota_UIC-Z_FrecciabiancaAmmesso e non concesso che il piano di dismissione di Fs sia veramente archiviato, resta sullo sfondo il desolante affresco relativo alla situazione della rete ferroviaria siciliana. In tal senso, per ovviare le criticità riconosciute perfino dalla distratta Giunta Crocetta, Giovanni Russo, in rappresentanza di Ferrovie Siciliane, ha lanciato una proposta. Essa verte principalmente sull’introduzione delle Frecciebianca in sostituzione dei due Intercity oggi a disposizione: con un lieve incremento del costo del biglietto, dovuto alla diversa classificazione del treno, si avrebbero certamente standard superiori per l’utenza, nonché una riduzione sostanziale nei tempi del viaggio. E la differenza che intercorre tra Intercity e Freccia Bianca è di tutta evidenza anche a chi non si muove frequentemente con Trenitalia: basti pensare alle prese elettriche, alle poltrone più confortevoli, al tavolino ed – in taluni casi – persino al wi-fi.

Il convoglio, composto da una carrozza pilota di 2ª classe, due carrozze di 2ª classe, una di 1ª classe, e locomotiva E402b – precisa Russo – offrirebbe una capacità di 250 posti (54 posti di 1ª classe, 198 di 2ª classe): per la ‘circolabilità’ della locomotiva E402b in Sicilia basterebbe una deroga del gestore dell’infrastruttura ferroviaria RFI/CESIFER, così come avvenuto per i moderni treni Minuetto (ALe501/502). A questo treno andrebbe affiancato un convoglio, tipo Regionale Veloce, che da Siracusa trasporterebbe i viaggiatori fino a Messina. Attestando il treno su un binario attiguo, garantirebbe un facile trasbordo di passeggeri e bagagli in un tempo ridottissimo. Si viaggerebbe da Palermo a Roma senza la ‘rottura di carico’ prevista a Messina. Questo sarebbe possibile – conclude la voce di Ferrovie Siciliane – fornendo la locomotiva titolare E402b di un accoppiatore tipo Scharfenberg, stessa cosa sulla locomotiva da D145, cosi da manovrare il treno, in un’unica soluzione, fin dentro la nave traghetto e eliminando l’intervento del personale di terra, abbattendo i tempi d’imbarco e traghettamento dagli attuali 115 a 55 minuti (arrivo a Messina Centrale/partenza da Villa San Giovanni)“.

Insomma una soluzione facilmente attuabile e a costo zero che farebbe percorrere la tratta Palermo-Roma in 9 ore e 25 minuti. Un vantaggio notevole rispetto alle 11 ore e 34 minuti previste dalle attuali tratte.

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