“Il convoglio, composto da una carrozza pilota di 2ª classe, due carrozze di 2ª classe, una di 1ª classe, e locomotiva E402b – precisa Russo – offrirebbe una capacità di 250 posti (54 posti di 1ª classe, 198 di 2ª classe): per la ‘circolabilità’ della locomotiva E402b in Sicilia basterebbe una deroga del gestore dell’infrastruttura ferroviaria RFI/CESIFER, così come avvenuto per i moderni treni Minuetto (ALe501/502). A questo treno andrebbe affiancato un convoglio, tipo Regionale Veloce, che da Siracusa trasporterebbe i viaggiatori fino a Messina. Attestando il treno su un binario attiguo, garantirebbe un facile trasbordo di passeggeri e bagagli in un tempo ridottissimo. Si viaggerebbe da Palermo a Roma senza la ‘rottura di carico’ prevista a Messina. Questo sarebbe possibile – conclude la voce di Ferrovie Siciliane – fornendo la locomotiva titolare E402b di un accoppiatore tipo Scharfenberg, stessa cosa sulla locomotiva da D145, cosi da manovrare il treno, in un’unica soluzione, fin dentro la nave traghetto e eliminando l’intervento del personale di terra, abbattendo i tempi d’imbarco e traghettamento dagli attuali 115 a 55 minuti (arrivo a Messina Centrale/partenza da Villa San Giovanni)“.
Insomma una soluzione facilmente attuabile e a costo zero che farebbe percorrere la tratta Palermo-Roma in 9 ore e 25 minuti. Un vantaggio notevole rispetto alle 11 ore e 34 minuti previste dalle attuali tratte.