L’Isis in Libia adesso minaccia l’Italia: “siamo a Sud di Roma, vendicheremo Bin Laden”

StrettoWeb

La minaccia dell’Isis contro l’Italia e’ ormai reale e diretta. In un nuovo video diffuso dalla Libia, il boia di 21 egiziani copti, rapiti tra la fine di dicembre e gennaio, avverte: “Ci avete visti in Siria, ora siamo qui, a sud di Roma”. L’annuncio di un nuovo filmato, intitolato “Messaggio firmato con il sangue alla Nazione della Croce” e attribuito a un gruppo che si identifica come ‘Lo Stato Islamico della provincia di Tripoli’, circolava sul web gia’ da qualche ora. Poi in serata la conferma del Site, il sito americano di monitoraggio del jihadismo in internet. Le immagini sono, come sempre, raccapriccianti. Gli ostaggi in tuta arancione camminano lungo una spiaggia libica, accompagnati da uomini mascherati e in uniforma nera, ciascuno armato di un coltello. Le vittime vengono fatte inginocchiare, poi vengono sgozzati in riva al mare.

Le acque del Mediterraneo si colorano di rosso sangue: “Avete buttato il corpo di Osama bin Laden in mare, mischieremo il suo sangue con il vostro”, dice la voce in un inedito omaggio alla memoria del leader di Al Qaida: ucciso dai Navy Seals nel 2011 in Pakistan e il cui corpo fu gettato in mare dalle forze Usa per evitare una tomba-santuario. Il ‘portavoce’ del gruppo di tagliagole, in tuta mimetica e passamontagna beige, brandisce anche lui un coltello insanguinato, rivolgendolo verso il mare, e usando la mano sinistra come ‘John il jihadista’, il boia britannico tristemente noto per aver ucciso gli ostaggi occidentali in Siria. Ma, fa notare Rita Katz, direttore del Site, “sembra avere accento e voce diversi” da quelli dei video precedenti. La notizia dell’uccisione dei 21 cristiani copti, rapiti a Sirte, era stata diffusa il 12 febbraio scorso da alcuni media egiziani, ma fino a stasera non e’ mai confermata dalle autorita’ del Cairo. La rivista dell’Isis, Daqib, aveva poi pubblicato 5 foto ritagliate dal video a corredo di un articolo intitolato “Vendetta per i musulmani perseguitati dai crociati copti d’Egitto”, con minacce alla comunita’ cristiana egiziana: “E’ importante – vi si leggeva – che i musulmani sappiano che ci sara’ un grande premio nel giorno del Giudizio per chi fara’ scorrere il sangue di questi crociati copti”. L’Isis ha diffuso un video di quella che sembrerebbe essere la decapitazione dei 21 copti egiziani rapiti in Libia. Le immagini rilanciate su Twitter da un sito vicino agli jihadisti mostrano gli ostaggi ammanettati e in tuta arancione che vengono fatti chinare e poi sgozzati da miliziani in tuta nera, su una spiaggia vicino a Tripoli. I 21 lavoratori cristiani, provenienti dal governatorato di Minya, nell’Egitto centrale, erano stati rapiti a Capodanno nella citta’ di Sirte. Poco dopo la diffusione del video, rivelata da Al Jazeera, il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, ha convocato una riunione d’urgenza con i ministri dell’Interno e della Difesa e con i vertici militari. Nei mesi scorsi l’Egitto ha smentito di aver partecipato a raidaerei contro le milizie jihadiste in Libia. Il video del’Isis si intitola “Un messaggio firmato con il sangue alla nazione della croce” ed e’ indirizzato ai “seguaci dell’ostile chiesa egiziana”. Finora erano state diffuse soltanto alcune fotografie su Twitter che mostravano gli ostaggi egiziani in ginocchio in riva al mare con alle loro spalle gli jihadisti vestiti di nero, apparentemente pronti a sgozzarli. I corpi finiscono poi nell’acqua che si tinge di rosso.

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