Messina, Camera di commercio. Sindacati sul piede di guerra: atto stragiudiziale al commissario

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Il termine del 28 febbraio viene considerato uno spartiacque, perché quella era la scadenza originariamente imposta da Unioncamere. Cgil, Cisl e Uil hanno invitato il Commissario Straordinario a non avere ulteriori tentennamenti e a firmare l’accorpamento con Catania, Ragusa, Sicura. Più che un invito, però, appare una diffida: le sigle chiedono, infatti, di procedere con decisione alla costituzione della nuova camera della Sicilia Orientale, un ente che avrà un’unica governance e che si distinguerà nel panorama nazionale, essendo il terzo d’Italia per numero d’imprese iscritte. Il tutto, ovviamente, “senza trasferire altrove il presidio territoriale ed i servizi, ma salvaguardando i posti di lavoro“. E’ questo il cuore politico dell’atto stragiudiziale che l’avvocato Giacomo Calderonio ha inoltrato a Francesco De Francesco. Una decisione, quella di intraprendere il percorso legale, che giunge già dopo oltre cinque giorni di protesta e presidio presso la sede di piazza Cavallotti.

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