La revoca, infatti, è stata adottata nonostante le istanze di sospensione dello stesso. La FPCGIL e i lavoratori ex dipendenti della ATI Hospital s.r.l., impiegati presso la Casa di Cura “Santa Rita”, però, non ci stanno e sono pronti ad eclatanti manifestazioni di protesta. Il personale privo di reddito da anni, ovvero dalla data di dichiarazione di fallimento della società che gestiva la Casa di Cura, non ha ritenuto opportuno licenziarsi ed il rapporto di lavoro, in assenza di alcun legittimo atto di recesso da parte del curatore, è quindi rimasto sospeso ex art. 72.. Ne consegue che, in questo periodo, i lavoratori non hanno avuto accesso ad alcun ammortizzatore sociale né hanno potuto richiedere la liquidazione del T.F.R. “Non consentiremo un altro scippo sia in termini assistenziali che di tutela dei livelli occupazionali – afferma la segretaria generale della FP CGIL, Clara Crocè – L’apertura della Clinica santa Rita prospettata sia nei tavoli Prefettizi che presso l’Assessorato alla Sanità rappresenta la possibilità di occupazione per i lavoratori”.
Messina, clinica Santa Rita. Lavoratori sconfortati: la Cgil attacca Borsellino
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