Messina, Piano di Riequilibrio. I DR incalzano l’Amministrazione: basta fare gli struzzi

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picciolo e grecoSalvo Versaci, coordinatore cittadino dei Democratici Riformisti, torna sulla querelle Piano di Riequilibrio, dopo il nulla di fatto di ieri a Palazzo Zanca. Mantenendo l’atteggiamento critico nei confronti di un’Amministrazione spesso sorda ai rilievi mossi, Versaci sottolinea come dall’esame del provvedimento “è emersa la necessità di verificare gli atti che sostengono il Piano di riequilibrio e che, legittimamente, dovrebbero essere votati prima: sia perché propedeutici, costituendone requisiti giuridici essenziali, sia perché fattori di successo che, dal punto di vista sostanziale, non possono essere pretermessi rispetto a valutazioni che implicano scelte dirette a vincolare il futuro della città per i prossimi dieci anni“. Versaci precisa poi che la salvaguardia dell’ente serve laddove non raddoppia l’imposizione fiscale a scapito dei cittadini: “non si può realisticamente pensare di risanare le finanze locali, in modo sostenibile, agendo ancora una volta sulla leva fiscale a discapito dei soliti noti. Così facendo, l’unico risultato raggiungibile è quello di prosciugare il tessuto produttivo, già in pesante affanno a causa della crisi economica”. Da qui la conclusione prettamente politica: “Il reale risanamento dell’Ente non può prescindere da una riorganizzazione delle modalità gestionali della macchina amministrativa attraverso una rivisitazione totale, che si liberi di prassi consolidate e antieconomiche e che progetti modalità operative innovative ed efficienti”.

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