Lo stesso comitato già il 18 marzo 2014 aveva inviato un telegramma al sindaco e al prefetto di Messina ribadendo “l’urgenza più volte espressa di un intervento risolutivo a svelare e risolvere l’imbroglio dell’approdo di Tremestieri”. Non arrivarono riscontri.
Intanto, registrata l’emergenza, dall’Autorità Portuale fanno sapere che sarà necessario un nuovo dragaggio. L’approdo, in altri termini, rischia l’ennesimo lungo stop, con tutte le ricadute sulla viabilità cittadina e sulla sicurezza della collettività. Lo ammette a denti stretti il segretario generale dell’Autorità Portuale, Francesco Di Sarcina, il quale evidenzia come non vi siano alternative possibili a Tremestieri. Anzi, secondo lo stesso sarebbe semmai necessario l’auspicato ampliamento, badando alla manutenzione dei fondali per tenere il porto aperto tutto l’anno, a dispetto delle mareggiate. Un intervento infrastrutturale vero e proprio, che richiederebbe tempo e denaro, con buona pace di utenti e contribuenti.