Messina, Santa Rita. Confindustria e Garofalo coi lavoratori: “situazione paradossale”

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Tiene banco, in queste ore, il futuro della clinica Santa Rita. Dopo le denunce di Clara Crocè e della Cgil, arriva il monito di Confindustria: secondo il presidente Schipani, infatti, “è grave che tale situazione sia il prodotto dell’inerzia degli organi deputati a gestire la procedura fallimentare della clinica Santa Rita. In presenza di ben due ripetuti pareri dell’Assessorato Regionale della Salute, favorevoli all’acquisizione da parte della C.O.T. S.p.a., budget sanitario, 9 posti letto e tutto il personale, sarebbero bastati semplici adempimenti per evitare tutto questo. Ad oggi, con il decreto di revoca dell’accreditamento, la Clinica Santa Rita è stata di fatto cancellata dalla rete ospedaliera regionale e – aggiunge Schipani – le soluzioni ora possibili, che guardino al merito della questione e ai condivisi interessi di tutte le parti, vanno individuate nell’ambito dell’interlocuzione istituzionale; strada che vogliamo percorrere per salvaguardare l’imprenditoria, i lavoratori e i servizi sanitari della nostra città”. Di più: Confindustria denuncia esplicitamente una situazione di fatto paradossale: “Pur essendo in presenza di un’impresa, la COT S.p.a., disponibile ad assorbire, non solo parte dei posti letto accreditati, ma soprattutto tutti i 27 lavoratori della Clinica Santa Rita, ci ritroviamo a dover individuare e contrattare soluzioni di emergenza, per evitare ulteriori ferite su questa città, che vive pesantissime condizioni, sia sul fronte occupazionale, sia sul fronte dei servizi al cittadino“.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il parlamentare Vincenzo Garofalo, deputato alla Camera in quota Ncd. Questi ha infatti sottolineato come sia “impensabile perdere 40 posti letto e un finanziamento, già destinato, di oltre 800mila euro lasciando a casa, tra l’altro, 32 professionisti  altamente specializzati nella riabilitazione, quando esistono degli imprenditori interessati all’acquisto. E’ necessario – ha concluso il parlamentare – intervenire senza ritardo e scongiurare il rischio, oggi altissimo, che la clinica Santa Rita non venga accreditata“.

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