“Pur essendovi opinioni controverse sull’argomento – evidenzia Ialacqua – è indubbio che numerosi studi, evidenziati dalle associazioni ambientaliste ed animaliste, attribuiscano all’illuminazione notturna lungo le rotte migratorie la causa della moria di numerosi esemplari in quanto provoca fenomeni di distorsione ottica e/o di collisione per attrazione da luce, causando perdita di orientamento e/o collisione con l’ostacolo. Considerato che il Pilone di Torre Faro sorge in piena ZPS e sulla rotta migratoria di fondamentale importanza per milioni di uccelli di specie diverse che migrano ogni anno dall’Europa e verso l’Europa, si ritiene non più rinviabile, così come già fatto in passato, l’attivazione delle procedure affinché l’illuminazione del Pilone sia limitata, nei periodi di migrazione, a quella ritenuta indispensabile per legge ai fini della sicurezza. Nelle more della attuazione di quanto richiesto – conclude l’assessore all’Ambiente – si invitano il dipartimento competente ed il servizio Valutazione di Incidenza ad inoltrare, per un parere preventivo in merito alla Commissione Valutazione di Incidenza, e verificare, in merito l’applicazione del Principio di Precauzione, e se esiste negli altri principali transiti cosiddetti “bottleneck” di Gibilterra e Dardanelli, una simile fattispecie per elementi verticali di comparabile dimensioni (piloni e/o elementi verticali installati sui luoghi)”.
Messina, uccelli spaesati: Ialacqua chiede di ridurre la luce del Pilone
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