Messina, vertenza edilizia: la Fillea chiede risposte per i lavoratori

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I numeri che continuiamo a registrare sono drammatici con un ulteriore calo di iscritti alla Cassa Edile di 650 lavoratori mentre assistiamo a lungaggini burocratiche che bloccano l’apertura dei cantieri di importanti opere pubbliche che oltre a dotare il territorio di infrastrutture strategiche rappresentano una grande opportunità, l’unica prospettiva di lavoro, per centinaia di lavoratori”. E’ questo il commento del segretario generale della Fillea-Cgil di Messina Biagio Oriti nel direttivo provinciale.

Al centro del confronto sindacale e dei diversi interventi il peggioramento delle condizioni di vita di operai, lavoratori del comparto costruzioni. “Mentre nei vari uffici si rilevano ritardi su ritardi con finanziamenti anche a rischio tanti lavoratori sono in una situazione precaria e parecchi senza reddito”,   ha sottolineato il segretario della Fillea.

Via Don Blasco, porto di Tremestieri, opere di riqualificazione e portuali, impianti di depurazione in tutto il territorio provinciale, alcuni degli interventi in attesa di avvio ricordati. Sbloccare immediatamente le opere cantierabili, avviare piani di interventi di riqualificazione che oltre a recuperare aree urbane e centri storici possono creare nuove opportunità occupazionali, puntare sulla messa in sicurezza del territorio e degli edifici pubblici: queste le richieste che la Fillea torna ad avanzare alle stazioni appaltanti, agli enti locali per dare risposte alle migliaia di lavoratori edili disoccupati, al territorio, annunciando una nuova mobilitazione territoriale per la “vertenza edilizia” e investendo della problematica nuovamente la Prefettura anche alla luce delle notizie poco rassicuranti sulla disponibilità di risorse per gli ammortizzatori sociali.

Secondo la Fillea la crisi sta avendo pesanti ripercussioni su tutta la filiera del settore con più di 50 lavoratori in mobilità ordinaria. Le aziende dei laterizi e del legno del territorio continuano a ridurre personale e tanti lavoratori sono costretti a ricorrere agli ammortizzatori sociali con condizioni di vita maggiormente precarie.

Ai lavori del direttivo ha preso parte il segretario generale della Fillea Sicilia, Franco Tarantino, che ha fatto il punto sulle drammatiche condizioni del comparto delle costruzioni nell’isola con l’allarmante dato di 80mila disoccupati e mettendo in evidenza una certa disponibilità finanziaria che potrebbe far ripartire un settore trainante per tutta l’economia: per il 2015 il CIPE ha autorizzato una spesa di 1 miliardo e 900 milioni di euro per vari interventi. “Alla Regione e agli enti locali chiediamo di mettere la questione edilizia come priorità amministrativa e progettuale, di dare immediate risposte ai lavoratori”, ha sottolineato Oriti affrontando durante il direttivo le iniziative che saranno messe in campo.

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