Nemtsov, gli investigatori: “omicidio meticolosamente pianificato”

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L’omicidio del leader dell’opposizione russa, Boris Nemtsov, è stato “meticolosamente pianificato”: ne sono certi gli investitori russi, che nel primo comunicato sull’agguato in cui hanno spiegato che gli assassini conoscevano le abitudini della vittima e hanno anche fornito qualche dettaglio sul tipo di arma usata. “Non c’e’ dubbio che l’omicidio sia stato meticolosamente pianificato, esattamente come il luogo prescelto”, ha reso noto la potente Commissione d’inchiesta a cui sono state affidate le indagini e che fa capo direttamente al Presidente russo, Vladimir Putin. Secondo gli inquirenti, l’oppositore del Cremlino è stato colpito alla schiena con un colpo partito da un’auto e sparato con una pistola Makarov, in dotazione all’esercito e alla polizia russa. I sei bossoli rinvenuti sul posto sono stati stati prodotte da aziende diverse, il che rende più difficile rintracciarne l’origine. Gli assassini conoscevano i movimenti dell’uomo politico 55enne: “Boris Nemtsov stava tornando insieme alla sua compagna a casa sua, non lontano dal luogo degli eventi. Ed è ovvio che gli organizzatori e gli esecutori del crimine fossero informati del tragitto previsto”, si spiega nel comunicato.

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