Sette punti in tre giorni: con la vittoria sul Lecce e la restituzione dei 4 punti di penalizzazione, la Reggina si ritrova stasera a -6 dalla salvezza diretta che fino a sabato pomeriggio sembrava un miraggio a 13 punti di distanza, e con 6 punti di vantaggio sull’Aversa Normanna che prima era a +1. Gli amaranto sono ad un solo punto dall’Ischia e a due dal Savoia, e la squadra spera di rivitalizzarsi ulteriormente dopo un ottimo mese di gennaio con 8 punti conquistati in 5 partite.
Uno dei grandi ex veterani tornato a gennaio con la voglia di prendere per mano la Reggina e tirarla fuori dal baratro è Salvatore Aronica: difensore palermitano, ha appena compiuto 37 anni e pur di tornare a Reggio ha rifiutato l’offerta dell’ambiziosa Salernitana seconda in classifica. Ai nostri microfoni racconta la gioia per la restituzione della penalizzazione: “abbiamo fatto un bel salto in soli tre giorni, già prima credevamo alla salvezza ma a maggior ragione adesso ci crediamo ancora di più. La Reggina non molla mai, siamo rimasti in piedi dopo il 4-1 di Messina e adesso abbiamo ancor più morale dopo la nuova classifica. Vediamo le avversarie più vicine, nel mirino, e speriamo di continuare la nostra risalita. Abbiamo appreso della notizia oggi pomeriggio leggendo StrettoWeb mentre eravamo nello spogliatoio, all’inizio c’era addirittura un po’ d’incredulità ma poi abbiamo avuto le conferme ufficiali ed è stato il modo migliore per far sorridere l’ambiente nel giorno in cui abbiamo accolto i due nuovi Magri e Benedetti. Sono due giovani validi che sicuramente ci daranno una mano, li abbiamo subito fatti sentire a loro agio al Sant’Agata“.
Domenica a Barletta alle ore 11, ti ricorda qualcosa?
“Sinceramente è un orario davvero strano. In serie A quattro anni fa ho giocato un Napoli-Lazio 4-3, ma erano le 12:30. Per ricordarmi una partita alle 11 di domenica mattina devo tornare indietro di oltre 20 anni, quando ero nelle giovanili del Capaci. Ma a Barletta sarà una partita difficile, a prescindere dall’orario. E’ sempre un campo ostico, e loro sono una squadra di categoria. Noi andiamo lì con ritrovato entusiasmo e con il morale alto per mettere un altro tassello che ci possa aiutare a raggiungere l’obiettivo prefissato“.