Roberto Insigne è tornato al Sant’Agata dopo aver incontrato stamattina il direttore sportivo del Napoli Riccardo Bigon e aver chiesto scusa al Presidente Foti e ai compagni amaranto per il comportamento della scorsa settimana quando, dopo il derby perso con il Messina, era andato via dal Sant’Agata tornando a casa sua a Napoli sperando in un trasferimento a Catania negli ultimi giorni di mercato. La Reggina, però, ha fatto valere il contratto di prestito valido fino a fine stagione e il giovane napoletano non s’è mosso.
Ieri hanno fatto molto discutere le dichiarazioni del procuratore di Insigne, Fabio Andreotti, intervenuto in radio ad Antenna Febea. Lo stesso Andreotti oggi vuole chiarire alcuni aspetti di quell’intervista, e lo fa tramite IamNaples spiegando di essere stato frainteso: “forse l’espressione chiuso nello spogliatoio ha favorito interpretazioni errate del concetto che volevo trasmettere sia da parte dei media che da alcuni addetti ai lavori. Nessuno ha messo in discussione la professionalità e la correttezza di Cirillo e Belardi, che ritengo delle persone perbene e dei professionisti seri e capaci, come dimostrano i risultati conquistati dalla Reggina dal momento del loro arrivo in Calabria. Ho solo voluto puntualizzare che gli interventi fatti nei giorni precedenti sembravano volti ad attribuire tutte le responsabilità a Roberto Insigne. Roberto ha sbagliato ad andare via dal Sant’Agata, l’ho affermato anche ieri, ma è stato indotto all’errore dal contesto, quindi, la colpa è di tutti, con responsabilità distribuite in entrambe le parti. Ora comunque mando un messaggio a tutti, superiamo le polemiche e pensiamo al bene della Reggina con professionalità, qualità che a Roberto non è mai mancata, anche nella sfida di Messina, l’ultima da lui disputata”.