La Reggina esce sconfitta dal Granillo per la prima volta nel 2015 dopo aver conquistato 8 punti nelle prime 4 partite dell’anno in casa, grazie a due vittorie contro Martina Franca (1-0) e Lecce (2-1) e due pareggi contro Paganese (1-1) e Juve Stabia (0-0). La serie positiva si interrompe oggi con il 2-3 maturato contro il Matera, un risultato che a nostro avviso è bugiardo e non a favore della Reggina: per quanto s’è visto in campo – anche se Alberti sembra abbia visto un’altra partita – a nostro avviso gli ospiti avrebbero meritato persino uno scarto più netto.
La Reggina è riuscita a fare due reti soltanto nel finale, con due occasioni sporadiche, quando dopo il parziale di 0-3 e con un rigore sbagliato nel mezzo, il Matera aveva evidentemente mollato il campo pensando di avere già vinto la partita. La Reggina – e questo è l’unico aspetto positivo – ci ha messo il cuore e ha provato a riprendere la partita in extremis, ma infatti non c’è riuscita perché era troppo tardi, e comunque parliamo di un ipotetico pareggio che in quel momento sembrava un’impresa trionfale dimenticando però che fino a tre ore fa tutti dicevamo giustamente che alla luce della situazione di classifica, oggi era obbligatorio vincere.
Adesso le partite che mancano alla fine del campionato sono soltanto 11, e domani la Reggina potrebbe ritrovarsi nuovamente ultima, con una distanza più pesante dalla salvezza diretta e con il macigno dei possibili nuovi punti di penalizzazione in arrivo. Una situazione sportivamente drammatica per una squadra che non riesce a tirarsi fuori da questa situazione difficile ne’ in campo, ne’ fuori nonostante l’impegno e la buona volontà.
Il sussulto d’orgoglio della squadra, trascinata da Belardi, dopo il rigore parato miracolosamente dal portiere amaranto, non è bastata senza idee tattiche di gioco. Alberti s’è affidato a Di Michele lasciando ancora una volta in panchina Insigne e Alessio Viola (sempre ottimo quando scende in campo), ma il 39enne romano in campo per 95 minuti ha palesato tutto l’handicap anagrafico e di forma non certo ottimale dopo tanti mesi da fuori rosa, per giunta a quell’età.
In difesa ha pesato moltissimo l’assenza di Aronica, che probabilmente andava sostituito con il talentuoso giovane Kevin Magri, calciatore simile al veterano palermitano per caratteristiche, piede e fisico rispetto a un Camilleri disastroso.
A centrocampo l’assenza di Zibert all’ultimo minuto (Alberti ha parlato di infortunio subito prima del match, altrimenti la sua esclusione sarebbe stata davvero inspiegabile) ha costretto la squadra a rimanere orfana del proprio regista e del proprio assetto tattico. Fatto sta che con tre punte in campo al posto di una (anche qui, Alberti parla di 4-4-2 ma Masini stava facendo l’esterno di centrocampo, fino ad oggi il modulo era un 4-1-4-1 con Balistreri unica punta, oggi trasformato in un 4-3-3 con Masini e Di Michele più avanzati vicino a Balistreri) la squadra ha creato meno occasioni da gol e meno pericoli dalle parti del portiere avversario.
Le Pagelle di StrettoWeb:
Belardi 8 Straordinario quando si prende la Reggina sulle spalle, sullo 0-1 para il rigore e poi respinge anche il tiro successivo, scatta per 40 metri per liberare il campo da un fumogeno e da’ la carica ai compagni. Purtroppo non basta.
Di Lorenzo 5,5 Meno brillante rispetto alle ultime uscite, non riesce a intervenire come dovrebbe in occasione del gol dello 0-2.
Cirillo 5 Senza Aronica sembra meno lucido ed efficace.
Camilleri 3 Disastroso: ha il primo gol sulla coscienza, quello che ha incanalato un match fino a quel momento equilibrato. E’ sembrato inadeguato anche in altre occasioni; poi è stato sostituito nell’intervallo.
Benedetti 5,5 Ottimo fino all’area di rigore, non riesce mai a mettere un cross veramente pericoloso o ad essere efficace in fase di finalizzazione, ma corre come un dannato e lavora bene sulla fascia.
Maimone 6 Nonostante venga sostituito sul punteggio di 0-2, esce dal campo tra gli applausi. E’ l’unico a raggiungere la sufficienza tra i titolari in campo, oltre al portiere.
Armellino 5,5 Si impegna e lotta, ma a volte in modo un po’ troppo leggero e distratto.
Gallozzi 5 Paga l’emozione della partita dell’ex, non sembra quello delle precedenti partite.
Masini 5,5 Un paio di ottime giocate ma anche qualche errore di troppo.
Di Michele 5 In campo per 95 minuti dopo tanti mesi dall’ultima partita, non può essere all’altezza degli avversari a livello atletico dall’alto dei suoi 39 anni. E si vede.
Balistreri 5,5 Sgomita e lotta come un dannato ma non vede mai la porta.
Ungaro 6 Più ordine al centro della difesa con il suo ingresso nella ripresa.
Salandria 5 Entra in campo, non riesce a capire la sua posizione e lascia un buco da cui parte il contropiede che porta allo 0-3.
Viola 7 Stavolta il gol non glielo può togliere nessuno, è tutto suo per quanto possa valere poco alla squadra. Ma è meritato per quello che ha fatto vedere in campo nel finale; meriterebbe qualche chance da titolare.
All. Alberti 4 Stavolta ha sbagliato tutto: la squadra ha perso e giocato male a Cosenza ma fino alla partita precedente contro la Juve Stabia aveva fatto bene e raccolto i risultati del suo lavoro. Bisognava continuare su quella strada. Stesso modulo, se possibile stessi uomini, facendo di necessità virtù e sostituendo gli eventuali infortunati (oggi Zibert all’ultimo minuto) o squalificati (oggi Aronica) con gli uomini più congeniali nello stesso ruolo. Cioè Mazzone in regia di centrocampo, senza stravolgere il modulo, lasciando così sempre in prima squadra due calciatori per ogni ruolo (c’è anche Velardi che può fare quel ruolo), e Magri da centrale sinistro di difesa. Invece con Di Michele in campo e quest’inedito 4-3-3 privo di un regista e con un Camilleri inadeguato in difesa che ha regalato il primo gol agli avversari, s’è vista la peggior Reggina del 2015 in una partita che poteva concludersi con un passivo molto peggiore. Voto ancora più basso per le dichiarazioni del post-gara: gli episodi sfortunati nel calcio possono esistere una volta o due, la Reggina ne ha avuti diversi fortunati anche di recente contro Martina Franca, Casertana, Lecce e Barletta. Non ci si può appigliare a questo per nascondere i propri sbagli.
I tifosi sugli spalti 8 Encomiabili i 2.500 tifosi presenti sugli spalti che non sono continuano a seguire la squadra, a recarsi al Granillo, a sostenere i calciatori ma oggi addirittura hanno applaudito i ragazzi sotto la Curva Sud alla fine della partita, apprezzando lo sforzo di cuore e generosità dimostrato nel finale, con i due gol che hanno riaperto la gara anche se inutilmente per il risultato. Ma non per la dignità, almeno quella è stata salvata e il pubblico l’ha apprezzato e l’ha riconosciuto.
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Le foto di StrettoWeb © Paolo Furrer: