Reggio: caso Sarlo, chiesti 20 mesi di carcere per Scopelliti e Tallini

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Sono stati accusati di abuso d’ufficio per quanto riguarda la nomina di Alessandra Sarlo alla struttura controlli


Un anno ed otto mesi di reclusione e l’interdizione temporanea dai pubblici uffici: questa la condanna chiesta dal pubblico ministero per l’ex presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti e per l’ex assessore Domenico Tallini, adesso consigliere regionale di Fi, a conclusione del processo sulla nomina di Alessandra Sarlo a dirigente del Dipartimento controlli della Regione. I due sono accusati di abuso d’ufficio. Il processo, davanti ai giudici del Tribunale di Catanzaro, sta proseguendo con gli interventi dei difensori. In serata potrebbe essere emessa la sentenza. Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Gerardo Dominijanni che ha coordinato le indagini insieme a Domenico Guarascio, la nomina di Alessandra Sarlo sarebbe avvenuta, nell’agosto 2011, in maniera irregolare dopo che un avviso interno non aveva portato all’individuazione di un candidato che avesse i requisiti per l’incarico nella nuova struttura controlli. La stessa Sarlo, nel 2010, e’ stata, per un breve periodo, commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia. La dirigente regionale e’ la moglie del giudice Vincenzo Giglio, arrestato nel novembre 2011 nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Milano sulle attivita’ in Lombardia della cosca Lampada della ‘ndrangheta.

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