L’esposto è stato inviato anche al Ministero
Il consigliere comunale di Villa San Giovanni dichiara inoltre che: “Come si ricorderà, l’annunciato sopralluogo è stato inspiegabilmente impedito, con la forza, da una direzione scolastica che avrebbe dovuto essere in prima fila a pretendere ambienti scolastici sicuri ed accoglienti e che, invece, con un atteggiamento strumentale e fazioso ha inteso negare un diritto, che in tutto il mondo occidentale (e non solo) rappresenta l’essenza della democrazia e l’emblema delle battaglie condotte per ottenerla”. “Nelle otto pagine di esposto, peraltro, ci sono le ragioni di diritto sancite, anche, una giurisprudenza che ha sempre rivendicato il ruolo che deriva da un mandato popolare e la necessità di garantire livelli di democrazia e partecipazione che non possono essere scalfiti da un dibattito politico che ormai è a livello di rigattieri. Troppe le questioni irrisolte che la dirigenza scolastica ha, con la sua condotta, tentato di nascondere alla conoscenza dei genitori e della città, trincerandosi dietro affermazioni senza senso, dietro le quali si nasconde il vero intento: quello di difendere un’amministrazione comunale fatta di annunci ma che, in cinque anni, lascia le scuole senza riscaldamenti, in strutture fatiscenti e prive delle condizioni igienico-sanitarie minime, con infissi cadenti e con servizi inadeguati, tardivi ed insufficienti. – in conclusione Morgante ribadisce che si fa riferimento – In buona sostanza, una dirigenza scolastica la cui condotta è stata improntata a quella di un supporter di una squadra in disarmo mentre è giunto il momento di capire se e fino a che punto il basso livello dell’offerta formativa sia più causa o effetto dell’inadeguatezza di chi ha compiti di responsabilità”.