Barcellona P.G, crisi Amministrazione Collica: azzeramento della Giunta nelle prossime ore?

StrettoWeb

Da tempo trapelano dalle voci dei protagonisti della politica locale, forti malumori nei confronti dell’Amministrazione Collica. I protagonisti principali sono i firmatari della richiesta di mozione di sfiducia presentata nei giorni scorsi da Giuseppe Sottile, Tonino Sottile, Carmelo Materia, Mariano Bucolo, Gianluca Sidoti, Sebastiano Migliore, Venerita Mirabile, Sebastiano Aronica, Nicola Tripaldi, Paolo Calabrò, Massimo Alosi e dal Presidente del Consiglio Angelo Paride Pino. La stessa mozione verrà discussa  nel Consiglio convocato per il 12 marzo.

Alla luce degli ultimi fatti,  il Sindaco – secondo indiscrezioni – starebbe pensando di azzerare l’attuale Giunta comunale, e procedere quindi, alla nomina di un nuovo esecutivo, per cercare di dare nuovo slancio all’azione amministrativa.

Il discrimine è nella tenuta. Tra una giunta politica e una giunta tecnica quale sarebbe più adatta a reggere (e fronteggiare) lo stato di caos e lo scarso equilibrio esistente all’interno del Palazzo comunale? E’ difficile parlare ancora oggi di gruppi consiliari o di partiti, visto che alcuni di questi hanno mutato nome o vivono profonde spaccature al loro interno. Alcuni riterrebbero lo stesso Sindaco responsabile di questa frammentazione. La scelta, qualora realmente dovesse essere portata avanti dal primo cittadino, sarà frutto di una valutazione complicata e di una trattativa che solo in queste ore starebbe muovendo i primi passi ufficiali. Obiettivo: risolvere l’anatra zoppa di Barcellona Pozzo di Gotto, scongiurare la sfiducia,  e restituire alla città qualche possibilità di governabilità. In un consiglio comunale poco stabile i numeri svolgono un ruolo fondamentale.

Lo status quo, a Barcellona Pozzo di Gotto, è un garbuglio niente male.

Le condizioni al momento, salvi clamorosi colpi di scena dell’ultima ora (dimissioni dello stesso sindaco), starebbero nell’azzeramento della giunta e la scelta di una nuova giunta tecnica. Un po’ per ribadire che c’è volontà di sostituzione, un po’ perché sembra davvero difficile trovare una mediazione politica che metta insieme forze così distanti fin dai toni.

Il sindaco nei giorni scorsi si è detto disponibile ad aprire il governo della città. La sfiducia, qualora dovesse essere la scelta finale, sarebbe una certificazione della responsabilità condivisa: se il governo cadesse, se non arrivassero risultati, le responsabilità ricadrebbero su tutte le sigle.

Le frenetiche riunioni in corso nelle ultime ore tra il sindaco ed i rappresentanti dei diversi gruppi politici presenti in Consiglio, potrebbero portare nelle prossime ore ad un momento di sintesi e alla presa di  decisioni forti e definitive.

Condividi