“La diseguaglianza non paga”: l’impegno della Cgil di Gioia Tauro per abbattere le differenze e per l’uguaglianza di genere

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filcams-cgil al rettoratoSi è svolta in uno stracolmo salone della CGIL di Gioia Tauro una partecipata e vivace iniziativa dal titolo “La diseguaglianza non paga” sulla disparità nel mondo del lavoro e nella società tra uomini e donne. Dopo il dibattito moderato da Nino Costantino, segretario generale CGIL Piana Gioia Tauro, ha introdotto il tema l’avv. Mariagrazia Ciappina che ha detto che questa tema della diseguaglianza di genere è tanto attuale da essere al centro del dibattito internazionale che sarà affrontato alla Conferenza di New York. L’otto marzo non può essere più solo una ricorrenza ma un momento di riflessione e di mobilitazione per produrre reali cambiamenti delle condizioni lavorative, economiche e sociali della donna, proprio perché l’uguaglianza tanto declamata non rimanga una semplice dichiarazione di intenti improduttiva di effetti concreti. Dopo il dibattito alcune dirigenti della CGIL hanno letto e commentato i 5 articoli della Costituzione italiana che fanno riferimento alla figura, al ruolo ed alla funzione della donna.  L’art. 3 che sancisce il principio di uguaglianza, l’art. 22 il diritto al nome, l’art. 29 il matrimonio, l’art. 37 la donna lavoratrice, l’art.51 le pari opportunità. Subito dopo, altre donne dirigenti della CGIL hanno letto brani letterari tratti da “Una donna” di Sibilla Aleramo e “dal secondo sesso” di Simone De Beauvoir. Inoltre, l’attrice Maria Marino ha recitato un monologo su Clitennestra e la Ballata delle donne di Edoardo Sanguineti. E’ stata anche letta la lettera di Papa Francesco  sul contrasto alle forme di schiavitù e di mercificazione per  l’affermazione del diritto all’uguaglianza fra i generi. La CGIL della Piana di Gioia Tauro e l’Associazione Quadrato Rosa si sono impegnate a dare continuità sin dalle prossime settimane ai temi discussi per affermare pienamente nel mondo del lavoro e nella società i diritti concreti dell’eguaglianza e della libertà. Infine, proprio per rendere concreta e solidale la giornata dell’otto marzo è stata resa pubblica l’istituzione di due borse di studio da consegnare ogni anno a due ragazze, di cui una immigrata, per aiutarle nella crescita culturale e negli studi.

 

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