L’Igea Virtus ai piedi del Re Mida Peppe Raffaele. Un uomo che sta facendo sognare la città di Barcellona P.G

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Quattro partite alla fine, la salvezza raggiunta (obiettivo primario della società), ma con un sogno ancora da cercare di far diventare realtà. L’Igea Virtus è in piena corsa play off, e le squadre che l’avevano apparentemente seminata a dicembre, di nuovo risucchiate o superate dopo qualche passo falso non preventivato.

Adesso viene il bello: si, perché l’Igea quarta in classifica puo’ spostare seriamente tutti gli equilibri del campionato, dovendo giocare nelle prossime partite contro il Rosolini, squadra che punta alla salvezza; con il Catania San Pio, squadra che ambisce a disputare i play off; e con Siracusa e Scordia, che si stanno contendendo la vittoria finale del campionato.

L’Igea Virtus targata Peppe Raffaele, l’uomo della svolta, vuole continuare a essere felice. Il periodo da favola, con i 20 punti conquistati in 9 gare e i video della squadra che spopolano sul web, è continuato anche ieri con la vittoria, la sesta consecutiva, ottenuta nel derby contro il Città di Messina. In totale sono anche 15 i goal fatti e solo 5 quelli subiti.

La cosa più difficile in questa stagione per l’Igea Virtus è stata gestire un periodo poco fortunato con in panchina Carmelo La Spada, culminato con l’esonero del tecnico il giorno dopo di Natale. Con l’arrivo di Raffaele, un vero lusso per la categoria, la squadra, nonostante settimanalmente sia falcidiata da squalifiche e infortuni (come pesano quelli di Crinò, Crifò, Benenati e Frassica ndr), si è rialzata. Un tecnico dalle idee chiare, che giornalmente cerca di far entrare questa mentalità nella testa dei ragazzi. Un tecnico che crede nel calcio propositivo: è vero, non sempre paga, ma quando paga, come sta pagando in queste settimane, fa piacere perché vuol dire che il lavoro, l’esercitazione, la ripetitività degli esercizi che prova sono alla base dei risultati che la squadra sta raggiungendo.

Il miracolo giallorosso è tutto qui. L’Igea Virtus, sotto l’aspetto tecnico e del gioco, è tutt’altra cosa rispetto a quella targata La Spada, spesso timorosa e priva di costrutto logico. Una squadra che adesso sta dimostrando di avere una mentalità positiva. Un bel gruppo che gioca con determinazione e temperamento.

Ora non resta che aspettare: se si tratti solo fortuna, si vedrà. Ma i miracoli, per quanto si possa pensare, spesso non accadono per caso. E, forse, l’Igea Virtus, con un Re Mida come Raffaele, è destinata a tramutare il “sogno” in realtà al termine del campionato. Sognare dopotutto non costa nulla e a Barcellona Pozzo di Gotto, città spesso bistrattata, l’Igea Virtus in questo momento è uno dei pochi motivi di vanto.

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