Messina, il Consiglio condanna all’incuria la Galleria Vittorio Emanuele [FOTO]

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Con ragioni differenti, gli esponenti del consesso civico di Messina hanno di fatto boicottato il recupero della Galleria Vittorio Emanuele. La rabbia degli esercenti s’infrange contro il muro delle astensioni

GALLERIA VITTORIO EMANUELE MESSINAOtto mesi per discutere una delibera sulla riqualificazione di un sito strategico per la città: parliamo della Galleria Vittorio Emanuele che, oltre ad essere un palazzo storico di valore, rappresenta un punto d’incontro per i giovani. Popolata da piccoli e medi esercenti che tentano di sbarcare il lunario senza abbandonare la città, la Galleria è ostaggio del degrado, abbandonata all’incuria, come documentano le foto tratte dai social-network che alleghiamo in questo articolo.

Per ovviare tali criticità Nina Lo Presti e Santi Daniele Zuccarello si erano attivati in Consiglio per mettere in agenda un’iniziativa di “bonifica”: si voleva, cioè, istituire una sorta di “orchestra sincronizzata” fra proprietari di immobili, commercianti, Comune e Soprintendenza, al fine di creare “un’unica melodia a favore della Galleria”. A dispetto dei buoni propositi espressi trasversalmente dall’aula, con 12 voti favorevoli, 2 voti contrari e ben 12 astensioni la proposta d’intervento è stata rigettata. E in quelle astensioni c’è tutta la tortuosità dei ragionamenti politici che rendono miope la classe dirigente. L’Udc, i Dr, Trischitta, Russo, Cucinotta e Barrile hanno tecnicamente affossato qualsiasi progetto di recupero. Ciascuno con motivazioni differenti, per carità, ma al netto questo è il risultato.

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