Con ragioni differenti, gli esponenti del consesso civico di Messina hanno di fatto boicottato il recupero della Galleria Vittorio Emanuele. La rabbia degli esercenti s’infrange contro il muro delle astensioni
Per ovviare tali criticità Nina Lo Presti e Santi Daniele Zuccarello si erano attivati in Consiglio per mettere in agenda un’iniziativa di “bonifica”: si voleva, cioè, istituire una sorta di “orchestra sincronizzata” fra proprietari di immobili, commercianti, Comune e Soprintendenza, al fine di creare “un’unica melodia a favore della Galleria”. A dispetto dei buoni propositi espressi trasversalmente dall’aula, con 12 voti favorevoli, 2 voti contrari e ben 12 astensioni la proposta d’intervento è stata rigettata. E in quelle astensioni c’è tutta la tortuosità dei ragionamenti politici che rendono miope la classe dirigente. L’Udc, i Dr, Trischitta, Russo, Cucinotta e Barrile hanno tecnicamente affossato qualsiasi progetto di recupero. Ciascuno con motivazioni differenti, per carità, ma al netto questo è il risultato.