Il Comune di Messina, nella persona del sindaco, ha chiesto in sede nazionale poteri speciali per potersi muovere in questa delicata vicenda e mentre Fast Confsal e Ugl Mare parlano di iter burocratici incomprensibili, sottolineando come ogni volta si debba ripetere la stessa trafila, diversi osservatori si sono chiesti quale sia la posizione della Regione in merito ad uno scalo quantomai precario. Sì, perché da Palermo non si è levata neppure una flebile voce, a dispetto del protagonismo di alcuni membri della Giunta Crocetta. Uno spunto su cui riflettere, in attesa dell’ennesimo via-libera.
Messina, manca l’ok della Regione: per il dragaggio serve altro tempo
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