Messina, regolamento Cosap e canoni vessatori. Confcommercio lancia l’allarme: possibili ricadute occupazionali

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 A quasi tre mesi di distanza dalla Giunta straordinaria, tenutasi a Palazzo Zanca il 19 dicembre del 2014 su richiesta di Confcommercio Messina per chiedere la sospensione e la rimodulazione dei canoni e delle sanzioni del regolamento Cosap, siamo ancora in mezzo al guado”. Lo afferma Caterina Mendolia, direttore generale di Confcommercio Messina, sul piede di guerra nei confronti dell’Amministrazione Comunale. Ricordando come le proposte formulate in passato siano rimaste lettera morta a dispetto dei buoni propositi e dei tavoli tecnici fra le diverse parti, Mendolia indica la strada della rateizzazione dei debiti pregressi quale unica via per rompere l’impasse. “Continuiamo a raccogliere le lamentele di decine di esercenti, raggiunti da ulteriori sanzioni, e dei sindacati, preoccupati da una situazione che potrebbe avere una forte ricaduta sul fronte occupazionale. La questione viene ulteriormente aggravata dal fatto che siamo ormai alle porte della stagione più propizia per i commercianti messinesi, e questo rischia seriamente di danneggiare il già martoriato sistema economico della nostra città. Il Comune, sostanzialmente, continua a moltiplicare crediti nei confronti di aziende che di questo passo saranno costrette a chiudere” ribadisce la dg della Confcommercio, additando la natura vessatoria degli attuali canoni e delle sanzioni previste.

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