Il primo cittadino, in particolare, ha voluto gettare acqua sul fuoco delle polemiche, vedendo nel teatro la cartina di tornasole del cambiamento cittadino. Secondo il gruppo dirigente dell’ente, oggi il bilancio è finalmente in attivo. Le accuse sulla presunta incompatibilità di chi siede alla presidenza e alla sovrintendenza non giovano pertanto al futuro dello stabile, anzi: corrispondono agli interessi di chi ha lucrato sullo stesso perpetrando metodi “vecchi e mafiosi“.
Infine i numeri forniti dal direttore artistico della prosa: secondo le ricostruzioni di Bruschetta, “in sette mesi abbiamo raggiunto 1300 abbonati; sono stati registrati due sold out, grazie agli spettacoli di Toni Servillo e di Beppe Fiorello, due grandi nomi del teatro italiano. Durante le loro serate il teatro ha rivissuto gli antichi momenti di gloria. Con Giovanni Renzo, direttore artistico per la sezione musica, ci prendiamo il merito di svolgere il nostro ruolo da addetti ai lavori. Siamo due direttori che vivono il teatro e musica, non due politici piazzati a fare un mestiere che non gli compete”.