Messina, vertenza Stretto: i sindacati pronti alle barricate. L’azienda precisa: lavoriamo per migliorare il servizio

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Otto ore di sciopero e una manifestazione unitaria regionale a Messina: i sindacati rispondono così al progetto di dismissione delle tratte ferroviarie in Sicilia. Il 25 marzo i lavoratori sfileranno in città per non far passare sottotraccia la vertenza Stretto.

Intanto Michele Mario Elia, amministratore delegato di Rfi, smentisce qualsiasi ridimensionamento perpetrato dall’azienda ai danni dell’isola: “si sta lavorando per migliorare il servizio, da e per la Sicilia. In termini di frequenza, velocità e comfort dei collegamenti. Lo facciamo confrontandoci, com’è giusto che sia, con il committente del servizio regionale, ossia la Regione, e con il committente di quello nazionale, ossia il Ministero dei Trasporti. Tutti motivati – precisa Elia – a realizzare un’offerta ferroviaria più moderna ed efficiente. Va proprio in questa direzione la decisione di affiancare, da dicembre scorso, il traghettamento tradizionale sullo Stretto con uno veloce e confortevole gestito da Blueferries. Un potenziamento operativo anche di sabato, domenica e nei giorni festivi”.

L’obiettivo, insomma, non sarebbe stato compreso: l’azienda vorrebbe puntare sul territorio con un maggior numero di mezzi che viaggino speditamente. Di più: in agenda ci sarebbe un potenziamento delle linee. Per questa ragione in molti, nell’establishment societario, non avrebbero compreso le resistenze dei sindacati, i quali invece paventano nuovi tagli ricordando come la strada che porta all’inferno sia da sempre lastricata di buone intenzioni.

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