La Corte d’Appello di Catanzaro conferma il provvedimento eseguito nei confronti del presunto boss del clan crotonese
Il provvedimento, emesso dalla Corte d’Appello di Catanzaro, conferma una precedente pronuncia giudiziaria a cui Bonaventura si era opposto, facendo ricorso. Già nel febbraio del 2013, l’uomo era stato condannato dalla Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro a 18 anni e otto mesi di carcere per l’omicidio di Rosario Villirillo, risalente al 1991. Qualche anno prima, nel 2008, Guglielmo Bonaventura era stato tratto in arresto nell’ambito dell’operazione “Eracles”, condannato definitivamente a quattro anni e dieci mesi di reclusione per associazione a delinquere di tipo mafioso.
La “confermata” confisca riguarda una pescheria, due appartamenti, tre rapporti finanziari e due beni mobili.