Il provvedimento è firmato dal ministro della giustizia Andrea Orlando: applicato il “carcere duro” per cinque arrestati nell’operazione “Aemilia” della Dda di Bologna
La decisione scaturisce dalla costatazione che “quando il crimine origina non dalla volontà del singolo ma dalla pianificazione che del crimine effettua un soggetto organizzato, la sicurezza può essere raggiunta solamente attraverso la disarticolazione dell’ apparato organizzato e l’interdizione della trasmissione degli ordini da uno all’altro dei suoi organismi.
A tale scopo – prosegue il provvedimento di applicazione – è indispensabile differenziare il trattamento penitenziario di taluni soggetti, al fine di escludere o limitare grandemente la possibilità di contatti tra loro, sospendendo l’applicazione di alcune ordinarie regole previste dall’ordinamento penitenziario”.
Nel frattempo proseguono le decisioni del tribunale del Riesame sui ricorsi dopo le misure di custodia. Per Pasquale Brescia, Alfonso Martino, Sergio Bolognino e Pasquale Battaglia è stata confermata l’ordinanza per associazione di tipo mafioso.