‘Ndrangheta, processo “Tela del ragno”: 27 condanne per oltre 100 anni di carcere

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La sentenza di primo grado del processo “Tela del ragno”: tra condanne e assoluzioni nei confronti dei 44 imputati

Siamo nell’ambito dell’operazione “Tela del ragno”, contro le cosche egemoni del Cosentino: ieri sera, presso il Tribunale di Paola (in provincia di Cosenza) e dopo nove ore di camera di consiglio, è terminato il processo di primo grado, da cui sono scaturite condanne per oltre 100 anni di detenzione a carico dei 44 imputati, due dei quali deceduti. Associazione mafiosa, estorsioni, furti di armi e di una divisa di un carabiniere, minacce, usura aggravata, sono solo alcuni dei reati commessi tra gli anni ’90 e il 2000, su cui si basa l’inchiesta in questione.

Tra le condanne emesse, c’è l’ergastolo con isolamento per Gennaro Ditto; 20 anni di reclusione per Mario Serpa; altri 20 anni e 6 mesi per Francesco Tundis; Giovanni Abruzzese, ancora, dovrà scontare 15 anni; per Mario Serpa, 20 anni di reclusione; 18 anni per Nella Serpa e 10 per Livio Serpa.

Alessandro Serpa, invece, è tra gli assolti.

L’operazione, coordinata dalla Dda di Catanzaro, portò a 58 arresti e al sequestro di beni per un valore di oltre 15 milioni di euro. Ad essere coinvolti, capi e gregari dei clan Perna-Cicero di Cosenza, Gentile-Africano-Besaldo di Amantea, Scofano-Martello-Rosa-Serpa di Paola, Carbone di San Lucido. Oltre alle cosche Tundis di Fuscaldo e Muto di Cetraro.

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