Reggio: il coordinatore della FSI contro l’Azienda sanitaria unica regionale

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Per Santo Laganà si deve prima pensare all’assicurazione dei servizi sanitari per la Calabria

Il Coordinatore reggino della Federazione Sindacati  Indipendenti di Reggio Calabria Nord , per il comparto sanità e Coordinatore provinciale Unione Sindacati Autonomi Europei,  Santo Laganà ha commentato: « si apprende  dagli organi di stampa  che il Presidente  del Consiglio  Regionale abbia in animo di  legiferare sulla materia sanitaria  proponendo un  sorta di  Azienda sanitaria  unica   regionale. Un modello, vedi regione Marche ,che a nostro parere non è  attuabile perché  dovrà comunque  salvaguardare i dettati   dell’articolo 32 ed  articolo 117 della Costituzione, quindi l’Azienda sanitaria unica regionale ASUR, dovrà   prevedere oltre alla riorganizzazione per “ zone o distretti sanitari” anche  l’autonomia delle  Aziende ospedaliere   ad importanza regionale “, dovrà garantire i   LEA  e dovrà tenere conto  dei problemi,  ancora isoluti delle mancanza cronica  di personale, iniziando con  lo  stabilizzare i precari che attendono dal 2006. La Regione  deve inoltre assicurare  l’erogazione dei servizi sanitari e socio-sanitari  salvaguardando  i principi di solidarietà, equità e universalità, nel rispetto delle compatibilità finanziarie definite dalla programmazione regionale. Solo   una nuova  disponibilità  finanziaria potrà far si che la sanità torni a livelli accettabili. Il sig. Presidente ed il nuovo Commissario alla Sanità, dovranno fare i conti  con i  risultati del tavolo tecnico Massicci, del Ministero della Salute, dal quale è emerso un “equilibrio” di bilancio per la sanità calabrese, che se rispondesse al vero,  permetterebbe  alla Regione Calabria oltre ad eliminare le super aliquote fiscali per la sanità, di poter sbloccare il turn over del personale sanitario e risolvere le carenze strutturali di maggiore urgenza. Ciò fa ben sperare anche per l’Azienda Ospedaliera “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria, che potrebbe finalmente chiedere l’autorizzazione alla richiesta di assunzioni,  per  turn over dei posti vacanti di operatore  prof.le   (Inf.prof.-TRM ) di operatore socio sanitario, amministrativi e tecnici. La mancata attuazione del turn over  e la  mancata stabilizzazione  del personale delle ASP e delle Aziende Ospedaliere della Calabria – ha commentato il coordinatore territoriale della FSI,   Santo Laganà – non può essere più accettata. Il personale, ridotto al lumicino è ormai scarso, al di sotto degli standard ospedalieri, è costretto a turni massacranti, a raddoppi forzati». Di parere  favorevole  invece sulla volontà di costituire  un centro  acquisti  regionale  unificato, che determinerebbe un enorme risparmio  specie sulla spesa farmaceutica e dei beni strumentali».

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