Ardizzone rassegnato: “risorse finite”. La Provincia esce dal Comitato. E TaoArte muore
Ad essere presa di mira la decisione della Regione di ridurre ulteriormente i fondi per la manifestazione e la confusione sorta sul processo di traghettamento dal Comitato alla Fondazione. Pugni nello stomaco per gli organizzatori, per chi con professionalità cerca di realizzare un evento culturale degno di nota in una cornice paesaggistica di prim’ordine. E dire che sino a cinque anni fa le riserve per l’evento si aggiravano attorno ai tre milioni di euro. Altre storie, altri tempi, altri bilanci probabilmente.
Dopo 32 anni siamo al capolinea dunque, così Papale non risparmia stoccate né ai professionisti del Cencelli che non hanno mosso un dito per Taormina, né al commissario straordinario della Provincia Regionale, Filippo Romano, ancora al centro del mirino per le sue scelte discutibili: “mentre a settembre dello scorso anno è volato a Venezia, sensibile al red carpet ed ai flashes dei fotografi, per assistere alla consegna del Cariddi ad Ambra Angiolini, pochi giorni fa – ricorda la giornalista – con atto di indirizzo vista la esposizione debitoria del Comitato, ha posto fine allo stesso“.
Asciutto e lapidario nelle conclusioni il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, pronto ai tagli di spesa: “non possiamo pensare che la Regione possa dispensare somme come una volta. Le risorse sono finite ovunque. Taormina Arte è un brand che non può essere perso, ma occorre gestire il denaro pubblico con grande parsimonia“.