Lega Pro, Benevento-Reggina 4-0: sconfitta “indolore” per gli amaranto, la vera partita si gioca fuori dal campo

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La Reggina esce dallo stadio Ciro Vigorito sconfitta 4-0 dalla vice-capolista Benevento: gli amaranto hanno sfiorato più volte il pareggio e fino al 70° l’avrebbero anche meritato, comunque le sconfitte casalinghe di Savoia e Aversa Normanna lasciano tutto invariato in ottica salvezza

La Reggina perde ancora ma stavolta lo fa a testa alta (almeno per 70 minuti) com’era già successo quindici giorni fa a Salerno, sul campo della vice capolista Benevento, nonostante il risultato di 4-0. Gli amaranto avevano iniziato bene la partita, poi il gol di D’Agostino al 30° minuto sembrava compromettere la gara ma la Reggina ha reagito bene, sfiorando il pareggio dapprima con un bel colpo di testa di Balistreri nei minuti di recupero del primo tempo, su cui il portiere avversario Piscitelli con un prodigioso colpo di reni riusciva a spingere il pallone in calcio d’angolo. Ad avvio ripresa la Reggina chiude i padroni di casa nella loro metà campo rendendosi pericolosa in più occasioni, poi al 70° lo sfortunato e fortuito autogol di Di Lorenzo ha definitivamente chiuso la partita consentendo così ai sanniti di dilagare, con il 3-0 di Mazzeo arrivato al 34° e il 4-0 di Marotta all’82° di fronte a poco meno di 2.800 spettatori, di cui 12 reggini comodamente seduti nel settore ospiti.

La situazione in classifica resta invariata per le sconfitte delle dirette concorrenti

Una sconfitta “indolore” per la Reggina in ottica salvezza: le due più vicine dirette concorrenti, infatti, Savoia e Aversa Normanna, sono state sconfitte in casa rispettivamente da Juve Stabia (1-3) e Barletta (0-1), lasciando così invariate le distanze in classifica a quattro giornate dalla fine del campionato. La Reggina, infatti, resta ultima in classifica con 22 punti, a -4 dall’Aversa Normanna ferma a 26 e a -5 dal Savoia fermo a 27. Con 4 partite da disputare, 12 punti in palio e soprattutto lo scontro diretto con il Savoia, tutto è ancora aperto. A quota 28, invece, si trovano Messina e Ischia che giocheranno domani. Alla Reggina, comunque, di loro importa poco: per raggiungere lo spareggio playout e continuare a sperare nella salvezza, basterebbe superare una delle avversarie. Una sola squadra, infatti, retrocede direttamente in serie D, altre 4 si giocheranno tutto nei playout della disperazione. Domenica prossima, il 19 aprile alle ore 14:30 al Granillo arriverà proprio il Savoia.

La vera partita si gioca fuori dal campo

Ma la vera partita si gioca fuori dal campo: sarà una settimana decisiva per la corsa salvezza del girone C di Lega Pro. Lunedì il Tribunale Federale dovrà decidere sui nuovi punti di penalizzazione che dovrebbero arrivare, o non arrivare (in base appunto alla decisione dei giudici) dapprima lunedì per Reggina e Aversa Normanna, poi giovedì 16 per il Savoia. La situazione di Aversa Normanna e Savoia sembra molto chiara, dovrebbero subire rispettivamente uno e tre punti di penalizzazione in classifica, portando così l’Aversa Normanna a quota 25 (+3 dalla Reggina) e il Savoia a quota 24 in classifica (+2 dalla Reggina). Ma per gli amaranto la batosta potrebbe essere ben più grave: il Procuratore Federale Stefano Palazzi ha chiesto ben 12 punti di penalizzazione per la Reggina, da aggiungere ai 4 che già pesano come un macigno sull’attuale classifica e sul campionato. La Reggina sta contrastando su tutta la linea le accuse della Procura Federale, su cui a febbraio ha già visto riconosciute le proprie ragioni quando erano stati restituiti gli altri 4 punti inizialmente inflitti nell’autunno scorso (altrimenti l’attuale -4 sarebbe stato un -8). Il rischio concreto è che, come spesso accade, in primo grado i giudici del Tribunale Federale diano ragione in modo totale o parziale (con 12, 8 o 6 punti di penalizzazione per la Reggina) al procuratore Palazzi, condannando la Reggina a una retrocessione “virtuale” matematica, in attesa dei successivi gradi di giudizio che potrebbero restituire l’intera penalizzazione agli amaranto, quando però il campionato sarà già finito. La Reggina, quindi, dovrebbe giocare le ultime 4 partite con la speranza di vincerne almeno tre per superare “virtualmente” una delle avversarie in caso di accoglimento del ricorso e restituzione della penalizzazione. Ma se quest’eventuale accoglimento di un eventuale ricorso sull’eventuale maxi-penalizzazione (che al momento è solo una richiesta della Procura Federale) arrivasse addirittura dopo che le altre squadre avranno disputato i playout? E come si dovrebbe considerare l’impatto traumatico che una penalizzazione così devastante avrebbe sul rendimento della squadra nel momento cruciale della stagione? Senza altre penalizzazioni, alla Reggina basterebbe battere il Savoia domenica prossima per risalire al penultimo posto e poi amministrare il vantaggio nelle ultime tre giornate per disputare i playout. Insomma, un caos molto difficile da sbrogliare. La Reggina continua a tutelarsi difendendo le proprie ragioni, e con un comunicato ufficiale sul proprio sito internet conferma di essere in regola in base alle normative e di non attendersi altri punti di penalizzazione. Se già lunedì il Tribunale Federale boccerà le richieste della Procura, per la Reggina la prossima partita potrebbe risultare decisiva nella risalita playout. Altrimenti inizierebbe un altro scontro giudiziario e intanto il campionato sarebbe compromesso, per poi risultare falsato in caso di futuro accoglimento del ricorso amaranto. Il Presidente Foti, oggi assente a Benevento perché da tre giorni in Australia dove sta trattando l’ingresso in società di nuovi soci, continua ad essere fiducioso, ma è chiaro che con una retrocessione in serie D anche il futuro del club sarebbe in bilico.

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