Bovalino: un giovane immigrato in condizioni di degrado, è stato soccorso dai giovani del posto

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La scena che si è presentata agli occhi di un gruppo di ragazzi di Bovalino è stata raccapricciante: un uomo viveva dietro un gabbiotto sommerso dall’immondizia in condizioni pietose. I giovani lo hanno soccorso anche grazie all’intervento del 118

senzatettoA Bovalino, le condizioni in cui viveva un giovane immigrato, presumibilmente di nazionalità indiana avevano dello sconcertante, a tal punto che è stato necessario l’intervento di un gruppo di giovani  del posto che hanno provveduto a chiamare i soccorsi. Da quanto riporta La Gazzetta del Sud, l’uomo viveva dietro un gabbiotto, usato dai forestali per la custodia degli attrezzi da lavoro, sul lungomare San Francesco nel degrado più assoluto. Alcuni giovani ieri, poco dopo le undici, si erano recati nel campo di basket proprio nei pressi del luogo in cui sostava l’immigrato. Inizialmente nessuno aveva fatto caso alla sua presenza, se non quando il pallone, finendo fuori campo, è finito proprio nell’angusto spazio lercio e pieno di immondizia in cui sostava l’uomo. Avvicinatisi per recuperarlo, ai ragazzi si è presentata una scena di più assoluto degrado ed abbandono: l’ uomo infatti era coperto di stracci e rantolava probabilmente perché ubriaco. I ragazzi non ci hanno pensato due volte a chiamare il 118 perché nella loro coscienza si è fatta strada l’esigenza di intervenire e di non essere indifferenti di fronte a quella chiara situazione di degrado ed un’implicita richiesta di aiuto del giovane immigrato.  I soccorsi del 118 e la polizia intervenuta sul posto, hanno constatato che l’uomo non era sprovvisto di documenti e che non era in grado neanche di comprendere la lingua italiana dunque impossibilitato nel farsi capire. Ieri sera, dopo i controlli da parte dei sanitari che hanno constatato che sul corpo non c’era nessun segno di violenza, è stato trasferito in un centro di accoglienza.

 

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