Primo maggio, Francesco Berna di Ance Calabria raccomanda l’unione per la creazione di nuovi posti di lavoro
Ad avviso di Francesco Berna, «bisogna ricostruire alla radice il valore del lavoro rimettendolo concretamente al centro di ogni politica economica e di sviluppo. Non sempre tutti gli attori della vita pubblica, soprattutto nelle istituzioni, hanno esercitato bene e fino in fondo il proprio ruolo: è necessario perciò rimettere in campo azioni ed iniziative finalizzate a segnare concretamente una inversione di tendenza e capaci di rispondere alle aspettative di lavoro di tutta la comunità calabrese ed in particolare dei giovani». In particolare, per il presidente regionale dei costruttori edili, per la Calabria è indispensabile «un’economia accompagnata da regole di mercato certe, trasparenti ed efficaci, in grado di ridurre non solo l’incidenza di fenomeni come la corruzione e il malaffare, ma anche di aiutare le imprese a sostenere le proprie attività e, di conseguenza, ad incrementare e qualificare il lavoro. Come costruttori edili – aggiunge Berna – abbiamo svolto e continueremo a svolgere la nostra parte in tal senso nella piena consapevolezza che i nostri operai, i nostri impiegati ed i nostri quadri sono il capitale più importante e decisivo delle nostre imprese. Per questo, oggi più di ieri, è di attualità il pensiero di uno dei presidenti più amati dagli italiani, Sandro Pertini: “Io credo nel popolo italiano. È un popolo generoso, laborioso, non chiede che lavoro, una casa e di poter curare la salute dei suoi cari. Non chiede quindi il paradiso in terra. Chiede quello che dovrebbe avere ogni popolo”. È questo il senso – conclude Francesco Berna – del nostro Primo maggio».