Gli agenti sono stati condannati in secondo grado al risarcimento del danno di immagine del Ministero dell’Interno e dell’intero Corpo della Polizia Stradale: ma le cifre sono irrisorie
A Soverato, in provincia di Catanzaro, 4 agenti della Polizia Stradale sono stati condannati in secondo grado al risarcimento dei danni al Ministero dell’interno per aver commesso illeciti di natura concussiva durante il servizio di controllo stradale. La vicenda, che risale a qualche tempo fa, aveva visto gli agenti coinvolti in uno strano giro di “favoritismi” ai cittadini che, indotti da questi ultimi, donavano loro “denaro o altre utilità al fine di risparmiarli da provvedimenti sanzionatori altrimenti adottati nei loro confronti in conseguenza di contestati illeciti amministrativi” come si legge ne La Gazzetta del Sud di stamani. All’epoca dei fatti, gli agenti furono sospesi dal servizio e condannati in primo grado dalla Corte dei Conti per la Calabria al risarcimento del danno di immagine che questi avevano arrecato a tutto il Corpo a causa degli illeciti concussivi posti in essere in servizio durante i controlli stradali. Adesso, la sentenza di secondo grado ha confermato la responsabilità dei 4 imputati ma, ha accolto parzialmente il ricorso presentato dai loro avvocati per cui la cifra a titolo di risarcimento al Ministero dell’interno è stata decurtata per i condannati ovvero: 15mila euro per Antonio Franco, 7mila 500 euro per Luigi Le Fosse, 3mila 750 euro ciascuno per Rocco Leone Rico e Salvatore Franco, come riportato su la Gazzetta del Sud. Le cifre però sembrano irrisorie se si pensa al danno che l’agire illecito dei 4 agenti ha causato un danno all’immagine del Corpo Calabrese, che non è nuovo nell’essere additato come “corrotto”, ma dove invece, molti agenti svolgono il loro lavoro secondo il principio di giustizia e con professionalità. A inchiodare i quattro sono state non solo alcune captazioni ambientali ma soprattutto le testimonianze di un autotrasportare di bombole di gas e di un’altra persona che avrebbe segnalato il prelievo di casse di frutta da un’azienda agricola e mai pagate, gesto che appunto, ha messo in evidenza il comportamento illecito e concussivo dei 4 agenti.