Caulonia (Rc): giovane nigeriano aggredisce una donna ed un carabiniere “in nome di Allah”

StrettoWeb

Il giovane ventenne del Niger vive a Caulonia da ben 4 anni e fa parte del Progetto “Emergenza Nord Africa”, ma non è sconosciuto ad atti di ribellione e di protesta contro il suo status di immigrato e contro la fede cattolica

A Marina di Caulonia un giovane nigerino di appena 20anni, A. Mamadou, ha aggredito una donna ed un carabiniere intervenuti per fermarlo, gridando “l’ho fatto in nome di Allah”. Il giovane è stato posto in stato di fermo dai carabinieri delle Stazione di Caulonia Marina, accusato di lesioni personali, minacce  e resistenza a pubblico ufficiale: il giovane infatti, dopo aver aggredito e minacciato verbalmente una donna, sua connazionale, ha ferito con delle forbici ad un braccio un carabiniere in borghese che, trovandosi nelle vicinanze con la moglie ed i figli e sentendo le urla della donna non c’ha pensato due volte ad intervenire per sedare l’aggressione. Il fatto, si è verificato ieri nella tarda mattinata e la cosa che ha scosso maggiormente le persone che hanno assistito alla scena è che il giovanissimo nigeriano giustificava la sua aggressione “in nome di Allah”. Sono queste infatti le parole che i testimoni ed anche lo stesso carabiniere giurano di aver sentito in modo ben distinto. Il giovane infatti non è nuovo per quanto riguarda i momenti di escandescenza e polemica contro la fede cattolica; in tempi più recenti, ha attaccato verbalmente una giornalista per la sua fede cristiano-cattolica, inveendo contro il credo cattolico e la Bibbia. Nell’immediato sono stati allertati i carabinieri che sono subito accorsi sul posto, e grazie anche all’intervento dei militari del nucleo radiomobile della compagnia di Roccella Jonica è stato bloccato ed arrestato, come riporta stamane la Gazzetta del Sud. Il carabiniere ferito invece, è stato trasportato al pronto soccorso e se l’è cavata con 6 punti di sutura al braccio ferito, un miracolo, se si pensa che quella forbice, nella foga del momento di rabbia dello squilibrato nigeriano, si sarebbe potuta conficcare in modo letale ferendo mortalmente il carabiniere in abiti civili che è intervenuto per difendere la donna. La cosa che stupisce è che il giovane non è nuovo della zona: è infatti inserito nel progetto “Emergenza Nord Africa” da ben 4 anni e dunque risiede a Caulonia da molto tempo. Ma, pare, che non fosse sconosciuto ad episodi di escandescenza ed irruenza:  già nel 2012 occupò insieme ad altri immigrati la Strada Statale 106, per protestare per la sua condizione da immigrato ed  alcuni giorni fa, infine, Mamadou ha inviato, tramite sms, minacce di morte a un giornalista ed a un operatore che si occupa dell’accoglienza ai migranti.

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