Frana Oriolo (CS): presentata un’interrogazione parlamentare

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In merito ai movimenti franosi avvenuti ad Oriolo, nel cosentino, i deputati di Forza Italia, On. Jole Santelli e On. Roberto Occhiuto hanno presentato un’interrogazione parlamentare chiedendo, tra l’altro, “quali iniziative i Ministri interrogati intendano adottare al fine di garantire alla popolazione colpita il supporto necessario per consentire l’erogazione dei servizi essenziali”

I deputati di Forza Italia On. Jole Santelli e On. Roberto Occhiuto – si trasmette tramite una nota stampa – hanno presentato un’interrogazione parlamentare in merito ai movimenti franosi che hanno colpito la cittadina di Oriolo nella data del 27 Marzo 2015 causando notevoli disagi ai sistemi viari e ai residenti.

L’atto, con richiesta di risposta scritta, è stato indirizzato al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Interno, al Ministro dell’ambiente e della Tutela del territorio, al Ministro dello Sviluppo Economico.

Nel documento, presentato in aula a Montecitorio, i due parlamentari riassumono anzitutto il quadro della situazione: “Nel Comune di Oriolo (CS), in data 27 marzo 2015, si sono verificati cinque importanti movimenti franosi.

Ad essere colpite dagli eventi calamitosi sono state due delle frazioni più popolose del Comune, comportando l’evacuazione immediata di numerosi nuclei familiari, l’interruzione dei principali servizi pubblici, quali quello scolastico, di distribuzione d’acqua potabile, di energia elettrica e di telefonia.

Gli eventi franosi hanno inoltre compromesso il sistema viario interno, causando gravi disagi lungo le arterie provinciali SP153 ed SP156.

In data 5 aprile 2015 è stato attivato un tavolo tecnico permanente presso la Prefettura di Cosenza al fine di garantire un’azione di monitoraggio del fenomeno e di coordinamento della attività da porre in essere nella fase emergenziale, fornendo ogni utile contributo anche nella successiva fase di individuazione delle misure necessarie per la messa in sicurezza del territorio.

Le attività economiche della zona, prevalentemente di natura agricola, hanno subito una paralisi delle loro attività con conseguenti ripercussioni negative sul tessuto socio-economico dell’intera area.

Le risorse stanziate dalla Regione Calabria per affrontare lo stato emergenziale, circa 500.000 euro, sarebbero insufficienti per la risoluzione delle problematiche idrogeologiche che affliggono molteplici zone a rischio della Calabria”.

Una vicenda – prosegue la nota – su cui i due parlamentari calabresi vogliono sia garantita la massima attenzione, chiedendo “quali iniziative i Ministri interrogati intendano adottare al fine di garantire alla popolazione colpita il supporto necessario per consentire l’erogazione dei servizi essenziali; al fine di tutelare fattivamente, tramite l’utilizzo di strumenti straordinari in materia di riconoscimento dello stato di emergenza derivante da calamità naturali, le attività economiche e produttive presenti nel territorio; al fine di predisporre un piano che coinvolga i livelli istituzionali preposti, volto alla programmazione ed attuazione di politiche attive nel campo della prevenzione del rischio idrogeologico”, questo per evitare in futuro il ripresentarsi di casi simili perché è controproducente utilizzare ingenti risorse per affrontare le gravi emergenze che potrebbero essere talvolta evitate e per non relegare la Calabria a Regione delle ataviche difficoltà.

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