La dichiarazione a seguito dell’articolo apparso oggi su “Il Sole 24 Ore”
Tra le vittime illustri del primo drastico taglio al piano della legge obiettivo – si legge nell’articolo – ci saranno “anche opere che il documento continua a considerare prioritarie come la Salerno-Reggio Calabria, la strada statale Jonica 106”. Invece di investire per ammodernare la “strada della morte” ovvero la strada più pericolosa d’Italia in modo che possano essere scongiurate altre vittime ed altri feriti per far finire la più grande Strage di Stato nella storia della Repubblica italiana viene deciso di investire in infrastrutture dove si ha una rete di trasporti già solida e consolidata. Invece di investire in una regione che dal punto di vista economico rappresenta, proprio a causa della mancanza di infrastrutture, il fanalino di coda dell’Europa si decide di investire altrove. Invece di investire economie dove è necessario si continua ad investire dove non è necessario. L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ritiene che ciò che viene riportato da “Il Sole 24 Ore” nel silenzio e nell’indifferenza delle istituzioni calabresi ci permette di poter affermare con certezza che il piano di investimenti previsto dal neo ministro Graziano Delrio è l’ennesima prova per l’Associazione di quanto lo Stato italiano in Calabria è l’assassino che uccide i calabresi sulla S.S.106.