Messina, i forestali chiedono garanzie occupazionali e risorse adeguate

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Le richieste registrate ieri dalla Flai Messina comprendono, inoltre, una valorizzazione del comparto

Ieri pomeriggio, nei locali nei locali della Cgil di via Peculio Frumentario, la Flai si è riunita in assemblea rivendicando stabilità occupazionale, certezza delle risorse e un progetto di valorizzazione del comparto in cui sono impiegati tremila lavoratori messinesi.

L’importante nuova iniziativa regionale – ha evidenziato in apertura dell’incontro il segretario generale della Flai di Messina Giovanni Mastroeniche vedrà la prima manifestazione unitaria di Flai Fai Uila il 10 aprile a Palermo, è finalizzata ad aprire un confronto stringente con il presidente della Regione e l’assessore all’Agricoltura per realizzare finalmente un vasto progetto di riforma del settore forestale in Sicilia. I 25mila forestali siciliani – ha sottolineato Mastroeni –  per troppo tempo e ingiustamente sono stati considerati in modo diverso dalla realtà del loro importante lavoro. Si tratta di realizzare un progetto che, tutelando l’ambiente e combattendo il dissesto idrogeologico, avvii nuovi interventi di prevenzione e protezione del territorio acquisendo aree dove realizzare nuovi boschi”. “Il sindacato inoltre – ha aggiunto Mastroeni – chiede una diversificazione produttiva attraverso l’avvio di nuove attività vivaistiche, paesaggistiche e ricreative con la realizzazione di sentieri naturalistici, aree attrezzate, musei forestali. Un progetto di crescita del settore che può offrire nuove opportunità ai lavoratori e al territorio”.

Una crescita che dovrebbe avvenire sulla scorta delle risorse provenienti dal bilancio Regionale, dalla nuova Pac e dai finanziamenti previsti dall’Unione Europea. A concludere i lavori Lillo Oceano, già segretario generale della Cgil Messina: “attuare un progetto di valorizzazione del comparto investendo molto in opere di prevenzione contro il dissesto idrogeologico significa dare giuste risposte a territori fortemente a rischio come quello messinese, creando al contempo possibilità di lavoro”.

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