Messina, operazione “vicolo cieco”: rito abbreviato per i 28 imputati che dalla Locride riempivano di droga la città

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Il processo partirà il 17 settembre. L’accusa incalza: “prove schiaccianti”

I ventotto imputati arrestati nell’ambito dell’operazione “Vicolo cieco”, volta a sgominare un traffico di stupefacenti in città e provincia, saranno chiamati in giudizio con rito abbreviato il prossimo 17 settembre. Secondo l’accusa, infatti, le prove che incastrano il clan che operava nel rione Mangialupi sarebbero schiaccianti e attesterebbero l’esistenza di un’organizzazione criminale capace di penetrare in ogni zona del messinese, spingendosi fino alle pendici dell’Etna. Fiumi di droga, dall’hashish all’eroina, venivano acquistati nella locride, stoccati e lavorati a Messina per poi essere distribuiti “al dettaglio”. L’arresto degli stessi era nato dalla collaborazione fra le questure di Siracusa, Enna, Catania, Trapani, Reggio Calabria, Catanzaro e Vibo Valentia.

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