Messina, progetto Arcobaleno: la Caritas e la parrocchia di Santa Lucia sopra Contesse unite per i ragazzi

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Formazione e socializzazione: questa la missione verso la comunità giovanile

progetto arcobaleno messinaIl 1° febbraio 2015 è iniziato ufficialmente, nei locali della scuola media sita in Santa Lucia sopra Contesse, il progetto Arcobaleno che nasce sostenuto dalla Parrocchia locale, dalla Caritas Diocesana e dalla Scuola media, volto a promuovere la formazione e quindi anche l’educazione alla legalità dei ragazzi di questo villaggio, delle loro famiglie e della comunità tutta.

Il progetto – ricorda il parroco Sac. Giovanni Ioppolo – “è stato strutturato in tre incontri settimanali : lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15 alle 17,30. Si è deciso di organizzare calcetto per i ragazzi e palla a volo per le ragazze alternando l’attività sportiva a quella didattica”. Attualmente sono coinvolti 30 ragazzi e altrettante ragazze, dagli 11 ai 16 anni.

“I ragazzi vengono volentieri – prosegue don Ioppolo – ma ancora il loro carattere ribelle e l’abitudine familiare spesso li portano a non osservare le regole della buona creanza. Ma noi siamo contenti perché nonostante tutte le difficoltà abbiamo comunque notato un piccolo cambiamento in questi ragazzi sia nell’osservanza delle regole sia perché sono entrati nel clima del rispetto verso di noi e della loro formazione perché si rendono conto che agiamo per il loro bene. A testimonianza di questo clima di collaborazione e fiducia negli obiettivi del progetto un gruppo della parrocchia ha organizzato una serata con pitoni e varietà di vivande nella palestra della scuola con buona partecipazione della parrocchia, dei ragazzi coinvolti nel progetto e di alcuni dei loro genitori. I ragazzi hanno partecipato all’unanimità perché hanno ‘sentito’ che tutte quelle persone si erano prodigate per loro e questo, probabilmente, è una cosa successa raramente (o mai) nella loro vita. ‘Entrare’ nei loro cuori e in quello delle loro famiglie – conclude il parroco – è il nostro obiettivo principale certi che il riuscire a farli sentire amati sarà la chiave di accesso per essere da guida nella loro formazione di onesti e cristiani cittadini”.

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