A bordo di una nave delle Ferrovie dello Stato si sta svolgendo la “Giornata dello Stretto”, tesa all’unità tra le amministrazioni di Reggio e Messina con la firma di accordi di collaborazione. Uno spettacolo da applausi ma privo di contenuti
di Peppe Caridi e Danilo Loria – Si sta svolgendo in queste ore la Giunta congiunta tra le amministrazioni di Reggio e Messina, nell’ambito della Giornata dello Stretto: una festa sulla nave traghetto “Messina” salpata alle 10:30 dal Porto di Villa San Giovanni con a bordo i componenti delle due Giunte delle città dello Stretto capitanate dai sindaci Accorinti e Falcomatà. Durante la navigazione, gli ospiti sono stati allietati dalle voci dei coristi del Teatro Cilea di Reggio, nonché di altri due cantanti che hanno intonato brani “tipici” della nostra terra. Insieme ai canti, i presenti hanno anche potuto assistere ad una mostra fotografica di un artista calabrese naturalizzato curdo. Una serie di manifestazioni che nel corso della giornata vi racconteremo con foto, video, interviste e resoconti completi sulla home page di StrettoWeb.
Sempre sulla nave, è presente un angolo dedicato alla gastronomia, ovviamente siculo-calabra: sono state servite la tipica cassata siciliana e la pignolata, entrambe “sfornate” dalla storica Pasticceria Irrera di Messina. Una vera e propria “parata”, una festa che stona con la politica di spending review dei due comuni che quotidianamente piangono la mancanza di risorse economiche per asfaltare le strade e garantire i servizi minimi ai cittadini, vessate da tasse ai massimi storici e nazionali.
E’ un’occasione anche per confrontarsi e parlare di turismo, trasporti e di rilanciare la richiesta per il riconoscimento dello Stretto di Messina quale patrimonio dell’umanità UENSCO, ma quest’incontro così pomposo da’ l’impressione di una trovata goliardica, quasi “circense” atta a fare tanto fumo e poco arrosto. In mezzo al mare, la nave ha suonato più volte le proprie sirene che sono state distintamente avvertite da entrambe le città dello Stretto. Sono stati firmati alcuni “accordi” di collaborazione, intanto però la realtà dello Stretto è ben differente da quella che oggi è stata dipinta dentro questa nave. Ad esempio oggi è sabato e ci sono solo due corse, in orari scomodi, che collegano le due città. I pendolari continuano a subire una mancanza di continuità territoriale che è incostituzionale e che da anni priva Reggio e Messina di collegamenti adeguati. Sono passati ormai due anni da quando Accorinti è Sindaco di Messina, sei mesi da quando Falcomatà è sindaco di Reggio. Oltre a rinnovare il loro fermo “NO” alla realizzazione del Ponte sullo Stretto, e oggi a lasciarsi andare a questa sorta di pagliacciata sulla nave, non hanno saputo portare avanti un solo atto volto a migliorare i trasporti dello Stretto, la conurbazione tra le due città, i servizi per i pendolari e per i cittadini.
Sempre in tema dei trasporti, come possiamo non fare riferimento all’Aeroporto dello Stretto? Si chiama così perché doveva essere lo scalo dell’area dello Stretto, invece è appena quello di Reggio e a stento, con prospettive non certo esaltanti e soprattutto una mancata sinergia di sviluppo tra le due sponde. Insomma, un pasticcio dietro l’altro, una situazione di grande arretratezza che andrebbe combattuta con atti concreti, idee vincenti e innovative, serie, sostenibili e adeguate alle esigenze di Messina e Reggio Calabria, sfruttando il supporto di quello che è – o almeno dovrebbe essere – un “governo amico“. Invece abbiamo quest’imbarazzante parata che, oltre al danno, rappresenta una beffa per chi – senza musiche e buffet – ogni giorno per attraversare lo Stretto è costretto a fare i salti mortali.