Il Presidente della Reggina Lillo Foti contattato telefonicamente durante la sua missione a Melbourne, fa il punto della situazione sulla trattativa con gli imprenditori calabro-australiani interessati a sostenere la società amaranto
Ma domani potrebbero arrivare secondo la Procura Federale altri punti di penalizzazione che renderebbero la classifica ancor più proibitiva.
“Sull’assurda richiesta della Procura mi sono già espresso ieri con un comunicato ufficiale sul sito del club. Attendiamo il verdetto, non mi aspetto altre penalizzazioni, abbiamo già avuto ragione su questo stesso tema quando i collegi superiori del tribunale ci hanno restituito i primi 4 punti di penalizzazione e le norme vigenti sono molto chiare su questo. Pensiamo a battere il Savoia domenica, la salvezza sul campo è fondamentale per tante altre cose“.
“Abbiamo avuto i primi approcci con questi imprenditori, e sono stati positivi. Non possiamo ancora sbilanciarci perché dobbiamo ulteriormente approfondire la situazione, non sono cose che si possono risolvere in poche ore, stiamo parlando e discutendo di tante cose, tutto per tenere in vita la Reggina. Stiamo approfondendo vari punti“.
Cosa ci può dire di questi imprenditori?
“Che hanno tanto interesse nei confronti della Reggina. Ancora siamo in una fase di trattativa, ma se sono qui è perché – e questo già lo posso dire – è stato un viaggio proficuo vista l’attuale situazione che sta vivendo la società“.
E’ ancora presto per immaginare i nuovi assetti societari, se Foti rimarrà in società o se non ne farà più parte, se i nuovi imprenditori vorranno guidare autonomamente il club, se Foti continuerà ad essere il Presidente oppure avrà un altro ruolo oppure altro ancora. Di certo c’è che nella Reggina attuale non ci sono ne’ capi ne’ padroni, e Foti sta lavorando con l’unico obiettivo di tenere in vita la società ed evitare a tutti i costi la serie D dopo i tanti appelli degli ultimi anni a cui quasi nessuno, a Reggio, ha risposto in modo positivo.
“Io mi sono rimboccato le maniche e sono venuto fin qui per la vita della Reggina, per salvare la Reggina, e penso che tutti coloro che hanno a cuore le sorti del club in questo momento debbano fare dei sacrifici, ovviamente ognuno per quello che può nel suo ruolo. Adesso pensiamo a battere il Savoia: squadra, staff, società, tifosi, giornalisti, città e ambiente“.
“Le assicuro che ogni volta che esco da Reggio, e mi capita spesso, come adesso in Australia, trovo grandissime simpatie, benevolenze e apprezzamenti per la Reggina, a prescindere dalla situazione attuale. Capita un periodo di difficoltà, che bisogna superare, ma non si può cancellare la storia. Io rappresento 29 anni di questa storia, forse i più belli e vincenti, non lo so, ma comunque un pezzo importante, e tutti mi trasferiscono il loro apprezzamento per quello che rappresento, per quant’è grande la Reggina in giro per il mondo. La Reggina ha ancora un grandissimo blasone, fuori da Reggio continua a mantenerlo intatto nonostante lo scetticismo che c’è in città. E’ la storia a dire cos’è la Reggina“.