Reggina, il Gruppo Consiliare Forza Italia: “anche lo sport reggino perseguitato dai poteri centrali”

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Anche il Gruppo Consiliare Forza Italia commenta la pesante penalizzazione nei confronti della Reggina

Reggina logoContinua a far discutere la penalizzazione che ha condannato la Reggina alla retrocessione in Serie D. A esprimere tutto il disappunto è anche il Gruppo Consiliare Forza Italia: “apprendiamo con forte rammarico quanto è accaduto ieri allo “sport reggino”. La decisione del Tribunale Nazionale Federale con cui è stata data una penalizzazione di 12 punti alla Reggina Calcio rappresenta una sconfitta non solo per il nostro calcio e lo sport in generale, ma per tutta la città di Reggio Calabria, che anche nella squadra amaranto si è sempre identificata”. Lo affermano i componenti del Gruppo consiliare di Forza Italia presso il Comune di Reggio Calabria, Demetrio Marino, Antonio Pizzimenti, Maria Antonietta Caracciolo e Massimo Ripepi.

“La pronuncia appare una vera e propria “bastonata” all’intero sport reggino, mai nella storia del calcio, infatti, è stata inflitta una sanzione così pesante. La Reggina Calcio, Reggio Calabria ed i reggini tutti non possono rimanere inerti davanti a tale dispositivo, ne risentirebbe l’intera città per la quale lo sport e, soprattutto, il calcio ha sempre rappresentato una delle componenti fondamentali dal punto di vista dell’aggregazione sociale, coesione ed orgoglio cittadino. Si tratterebbe dell’ennesima azione, non solo sportiva, contro una città ormai troppo vessata dal potere centrale.

Auspichiamo, pertanto, che la Corte d’Appello Federale si pronunci in merito restituendo i 12 punti. Al contempo siamo solidali con la Reggina Calcio e ci uniamo tutti insieme al coro di “Forza Reggina” in vista della partita di domenica al “Granillo” contro il Savoia; la squadra, come tutto lo sport reggino, ha bisogno di una città unita. Lo sport – concludono i consiglieri azzurri – rappresenta un mezzo fondamentale per la crescita e la formazione di ciascun individuo e non possiamo permettere minimamente che sia leso dai forti poteri centrali”.

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