Reggina-Ischia 0-1, Alberti insiste con la fuffa: “non meritavano di perdere, il pareggio era fondamentale”

StrettoWeb

Le parole di mister Alberti nel post partita dello stadio Granillo sono ancor più sconfortanti del risultato e della prestazione. La tifoseria è stanca di prese per i fondelli

Alberti insiste con l’aria fritta. La gente non vuole più essere presa in giro, eppure le dichiarazioni del mister in sala stampa nel post partita lasciano senza parole. Dopo una prestazione deludente, priva di qualità ma anche di spirito, l’allenatore della Reggina ha davvero avuto il coraggio di affermare che “i ragazzi oggi non meritavano di perdere, l’Ischia ha fatto un solo tiro in porta e non meritava di vincere. Portare a casa un pareggio era fondamentale perché era uno scontro diretto, non ho messo subito Di Michele e Masini perché non potevo togliere tutto l’equilibrio della squadra, se avessimo subito lo 0-2 sarebbe finita definitivamente invece così abbiamo sfiorato l’1-1 col colpo di testa di Armellino fino allo scadere, rimanendo in partita. Avevamo già sfiorato il vantaggio con Viola al 14°, ma abbiamo preso il palo. Belardi non ha dovuto fare una parata, non meritavamo di perdere. Purtroppo anche oggi siamo stati sfortunati“.

Sulla situazione della Reggina, Alberti ha poi aggiunto che “non ci possiamo arrendere, non siamo retrocessi, lotteremo fino alla fine. Ci sono ancora 15 punti a disposizione, abbiamo il dovere di provarci anche soltanto per rispetto della maglia che indossiamo. Abbiamo già dimostrato che possiamo farcela e che lotteremo sempre. Sappiamo che siamo in grossa difficoltà e che non sarà facile, lo sapevamo dall’inizio, ma per senso di responsabilità dobbiamo provarci fino alla fine. Sono convinto che non siamo spacciati, sono sincero, altrimenti non sarei qui a parlare. Io ci credo, ci credo sapendo che serve un’impresa, ma dobbiamo assolutamente provarci fino alla fine per rispetto della maglia. Non so con che squadra andremo a Benevento tra squalifiche e infortuni, ma non penso che sia giusto arrendersi adesso. Io non mi tiro indietro, andremo comunque a giocarcela“.

Relativamente alla famosa conferenza stampa dell’11 marzo, abbiamo chiesto ad Alberti come mai quel giorno non era insieme ai calciatori in conferenza stampa: “sono scelte della società, io sono un dipendente e mi adeguo alle decisioni della mia società anche se qualche volta posso non essere d’accordo, mi adeguo perché sono scelte d’immagine che prende la società, ed io come i calciatori non possiamo fare altro che adeguarci. Certamente posso dirvi che non sono rimasto fuori per mia volontà, io ci ho sempre messo la faccia e ci metto la faccia. Non mi dimetto perché ci credo fino alla fine“.

Condividi