Ulteriore attacco agli interessi criminali della ‘ndrangheta
In particolare, l’attività investigativa aveva dimostrato la perdurante operatività della cosca “BELLOCCO”, sodalizio rosarnese inserito nell’organizzazione unitaria denominata ‘ndrangheta, e il radicamento della stessa non solo sul territorio calabrese, ma anche in Emilia Romagna e in Lombardia, con collegamenti anche fuori dal territorio nazionale, precisamente in Svizzera. I provvedimenti ablatori hanno interessato diversi beni riconducibili, tra gli altri, a BELLOCCO Michele cl. ’50, boss reggente dell’omonima cosca; BELLOCCO Umberto cl. ’83, emergente rappresentante della consorteria mafiosa; BELLOCCO Maria Angela e BELLOCCO Emanuela, “messaggere” delle disposizioni impartite dai membri detenuti della cosca; D’AGOSTINO Vincenzo e D’AGOSTINO Francesco, entrambi esponenti di spicco del menzionato clan; MERCURI Francesco e LONGO Carlo Antonio, uomini di fiducia di BELLOCCO Umberto cl. ’83.
Le indagini patrimoniali hanno dimostrato che i citati soggetti, in virtù della loro appartenenza al clan mafioso, erano riusciti, con il profitto derivante dalla gestione delle numerose attività illecite e avvalendosi della forza intimidatrice derivante dal vincolo associativo, ad accumulare un ingente capitale, sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, che reinvestivano nell’acquisto di società, aziende, beni immobili e altro, intestati, al fine di eludere la normativa antimafia, ai propri familiari o a soggetti terzi.
Il Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione, accogliendo le risultanze investigative, ha disposto il sequestro dei seguenti beni:
- 1 villa di pregio e 2 terreni, ubicati a Rosarno;
- 1 villa di pregio e 1 terreno, ubicati Monzambano (MN);
- 1 appartamento e 1 immobile adibito ad autorimessa, ubicati ad Albano Sant’Alessandro (BG);
- 2 imprese e i relativi patrimoni aziendali: “Omnia Calcestruzzi”, con sede a Rosarno, attiva nel settore della produzione e lavorazione di materiale inerte, e “New Orchidea”, con sede a Cologne (BS), operante nel campo della ristorazione;
- 2 beni mobili registrati (autovettura e motoveicolo);
- svariati conti correnti e polizze assicurative.
Il valore del patrimonio sequestrato ammonta complessivamente a circa 4,5 milioni di euro.